Pesca in Salento a Lido Marini e Torre Mozza

Finalmente Pescanet sbarca in Salento! Abbiamo colto l'invito di un weekend estivo per passare qualche ora in riva al mare in un itinerario test che si affaccia sul mar Ionio, decisamente più cristallino del classico scenario della terra di Bari, familiare ai nostri occhi. Durante l'esplorazione alieutica ho avuto modo di conoscere questo lembo di terra salentino, a due passi da Ugento e Santa Maria di Leuca, conosciuto più per le sue caratteristiche idonee al surf-casting, ma che può farsi rispettare anche per gli appassionati di zuppa, quella del pesce di scoglio che si fa pescare senza troppe pretese, ritornando un po' alle nostre origini. Si è trattato di una scelta volontaria, proprio perchè quando si è in vacanza la pesca è un'attività mordi e fuggi, da compiere nei ritagli di tempo. L'esplorazione di pesca in Salento è poi continuata a Torre Sant'Isidoro, itinerario alternativo da prendere in considerazione se si ama il cefalo o prede similari.


Lo spot di pesca: Lido Marini

Ci troviamo a Lido Marini, lungo la scogliera di levante. Il panorama è mozzafiato anche per chi il mare lo vede ogni giorno. Distese di sabbia miste a roccia e, dietro di noi, piccole colline ricoperte di verde. Il giorno precedente alla pescata ritratta nelle foto abbiamo visitato i fondali, alla ricerca di pesci visibili con un po' di snorkeling. Personalmente ho notato una bella mormora, tanti pescetti di scoglio e numerose salpe, ahimè di taglia piccola. Confrontandomi con altri pescatori ho sentito parlare anche di cefali, orate e spigole ma, evidentemente, sono così furbe e sospettose che non vivono a due passi da riva ma lontano da noi o tra gli anfratti della scogliera rocciosa, davvero molto aspra. Il nostro amico sub che si è lasciato immortalare all'alba, ci mostra tre belle catture frutto di una ricerca che ha portato eccellenti risultati in merito alla caccia subacquea, attività che può essere praticata in zona senza difficoltà. Per coloro che hanno la serata in libertà e amano armarsi di pazienza c'è la pesca in notturna, con galleggiantino e starlight alla ricerca dei predatori, ma non la prenderemo in esame per questo itinerario. 


Pesca alla minutaglia

L'incontro con i "pescetti" ha richiamato in me l'esperienza accumulata durante una serie di pescate a Santa Maria di Leuca, nel 2001, quando mi approcciavo alla pesca all'inglese con derivazione agonistica, cercando di accumulare quanto più numero a discapito della grandezza delle prede. Pesci piccoli, quindi, non corpulenti, ma divertenti e dai colori vivaci, capaci di colpire al cuore anche il più insensibile dei pescatori. Qui a Lido Marini è onnipresente la donzella, il sarago sparaglione, il sarago fasciato e la salpa, a tiro di canna inglese e bolognese, in una misura paragonabile al palmo di mano (come in foto). Pesci così possono esser cucinati usando le ricette classiche per la zuppa di mare, o al "caciucco" o al "ciambotto barese".


I momenti migliori per affrontare l'itinerario sono l'alba, che qui sorge da terra e non sul mare, ed il tramonto. Le ore centrali della giornata non sono le più indicate sia per le acque decisamente limpide, che mostrano ai pesci il nostro monofilo anche se fluorocarbon, sia per la pressione dei bagnanti e piccoli natanti, canoe e pedalò. Per noi pescatori c'è però sempre l'alternativa, a due passi da Lido Marini, anzi al suo confine. Qui sorgono due laghetti costieri di origine artificiali, utilissimi come rifugio per la uccelli acquatici e pesci di mare (vedi le foto in coda all'itinerario).


I laghetti di Lido Marini

Le acque vivono un costante ricambio ed il sistema che li alimenta è proprio la teoria dei vasi comunicanti, dato che entrambi hanno uno sbocco al mare, il primo al confine tra Lido Marini e Torre Mozza, il secondo proprio in questa località. Il lembo di collegamento ha generato un facile accesso alla scogliera di ponente, dove è possibile pescare agevolmente, sempre con la canna inglese o la bolognese. Nei laghetti, sfortunatamente, è vietata la pesca, anche per i possessori di licenza tipo B. Noi segnaliamo la presenza di pescatori ma siamo esonerati da responsabilità per eventuali illeciti che si possono commettere catturando oratine, spigolette ed altri pesci. La profondità media, come riferito da alcuni, è di 1,30 metri ed il problema principale lo danno proprio le alghe in sospensione a causa di una mancata manutenzione degli specchi d'acqua.


Montatura consigliata per la pesca all'inglese

Torniamo alla pesca, quella da effettuarsi lungo la scogliera. Abbiamo montato una tre pezzi da 3,90 m, la Tubertini Quartz munita di un mulinello taglia 2000, il Ryobi Vertigo. La lenza che mi sento di proporvi è quella classica, testata più volte sia in ambiente marino che dulciacquicolo. Prevede l'utilizzo di un galleggiante 6+2, necessario per raggiungere i 30/40 metri, dove lanceremo per stare lontani dalle fastidiose correnti costiere. Regoleremo il galleggiante con un bulk di pallini raggruppati, distanziato dal resto della piombatura per 120cm. I tre pallini di piombo a contorno saranno distribuiti in 30cm di lenza. Infine il terminale obbligatoriamente corto, per avvertire le abboccate con una celerità chirurgica. Non è necessario sondare, la pesca va effettuata a mezz'acqua su un'altezza di 180/200 cm.


L'esca più indicata, al contrario di quanto si pensi, è il coreano, immancabile nella nostra borsa. Qualora il pesce dovesse gradire il bigattino ne vagliamo l'uso, alternandolo al verme. L'amo utilizzato in figura è un Gamakatsu 6135 dalla punta tonda. Spezzeremo un piccolo frammento del verme e lo inseriremo delicatamente attraverso l'ardiglione, per accompagnarlo sull'amo. Lasciamo poi la punta scoperta e parte del verme penzolante, per un'abboccata più rapida e minore casistica di pesce perso. Un paradiso dove riscoprire la pesca hobbystica che si faceva da bambini i vacanza, non trovate? Buona fortuna!

Altre informazioni utili:

Divieti: La pesca nei laghetti marini è vietata. Tuttavia, per non destare problemi ai turisti provenienti da tutta Italia, essa è tollerata nel periodo estivo. Praticate sempre catch & release.

Viabilità: Da Lecce proseguire per Gallipoli, infine imboccare la SS274. Arrivati a Presicce prendete lo svincolo per Lido Marini.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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