Ultimo tramonto al porto di Molfetta
Un ultimo e flebile raggio di sole accarezza il porto di Molfetta. È il momento del tramonto, anzi è l'attimo fuggente del mio ultimo tramonto nella mia città, nel mio Sud, prima di tornare a Trento. E come ogni volta, il sole che si va dissipando verso l'orizzonte richiama i ricordi delle estati trascorse a pesca, dieci e più anni fa.
La salsedine era l'ingrediente che univa i pescatori che provenivano dai paesi vicini. Uomini che cercavano di scippare emozioni, andando incontro all'astuzia dei muggini e dei branzini che popolavano le acque molfettesi. C'ero anch'io a trascorrere quei pomeriggi e quelle serate lungo il molo. Vi erano altresì alcuni tra i miei più cari amici, divenuti oggi uomini e fratelli di avventure targate Pescanet.
Puntualmente, ogni sera, giungeva la notte e con essa l'inesorabile verde fluorescente degli starlight sulle teste dei galleggianti. Incominciava l'attesa per il picco di marea e per la massima attività dei predatori: branzini, orate, sugarelli. Gli animi si acquietavano ed i corpi si rilassavano su sedie e panchetti, ma lo sguardo restava fisso sulla luce verdeggiante degli starlight, a poca distanza da riva. Ed era proprio in questo frangente che, complice la calma apparente ed il silenzio della notte, si levavano fantasiose discussioni sui briganti, sui pirati, su eroiche imprese passate e su catture fuori misura.
In quei momenti, il mare abbatteva le distanze e ci rendeva partecipi di un disegno superiore. La pesca non era solo tecnica e attrezzature. La pesca era amicizia. Ed oggi, a distanza di tanto tempo, posso esserne certo. Perchè proprio sul porto di Molfetta, dinanzi a quei galleggianti, la mia anima ha intrecciato l'esistenza di persone speciali, che continuano ad essere parte di me. E continueranno ad esserlo per sempre, anche se "per sempre" non esiste.
Un ringraziamento speciale al caro Pantaleo de Gennaro, in arte Leofishing, per la sua fotografia: amico fedele e sincero, più del "cane di San Rocco".