Trota lago con le camole finte

La stagione della pesca a trota lago è appena cominciata, tra le luci e le ombre di questo 2020. Molti lo ricorderanno per la pandemia da Covid-19, mentre io lo ricorderò  per il mio secondo romanzo, per l'amore ritrovato e, soprattutto, per la sperimentazione nella trota lago. Si, è un periodo in cui sono molto aperto a nuovi stimoli, perchè nella pesca è sempre necessario evolversi, per restare al passo coi tempi ed avere sempre qualcosa da raccontare. Oggi scelgo di parlarvi di camole finte: si, proprio loro, ovvero imitazioni delle camole del miele, realizzate in materiali organici o sintetici che le rendono veramente simili a vermi, ma con importanti vantaggi ed alcuni svantaggi. Entriamo subito nella trattazione di questa importante novità di mercato, già presente da alcuni anni ma ormai irrinunciabile tra i requisiti minimi del pescatore moderno.

Pesca a trota lago con le camole finte

Tutto è cominciato a maggio del 2017, in una domenica fuori porta. Ero a pesca in Trentino, al lago Smeraldo e avevo a disposizione tutto fuorchè le camole del miele. Le trote guizzavano e si davano un bel da fare con i pescatori impegnati a fare incetta di prede. Non potevo permettermi di rinunciare al divertimento quindi, incurante delle potenzialità offerte dalle Trabucco Yummy Bait e delle Trabucco Slurp, ho effettuato i primi lanci a tremarella. L'innesco delle suddette camole finte ha subito colpito l'attenzione delle trote. Improvvisamente, senza alcuna spiegazione logica, sembravano essere state "infatuate" da un elemento di novità. La prima trota è arrivata al secondo lancio, poi un'altra ed ancora la terza, la quarta... insomma in meno di mezz'ora avevo fatto il "pieno", comportandomi da buon benzinaio. Passatemi la battuta, vi prego!

Vantaggi e svantaggi delle camole finte

Tralasciando il mio approccio all'impiego della camola finta, ci sono due aspetti che vanno affrontati in modo esaustivo. Esistono vantaggi e svantaggi delle camole finte. Cominciamo con i primi, poi proseguiamo con i secondi. Tra gli aspetti positivi annoveriamo il fatto che sono più rigide o più malleabili della classica camola, quindi possono essere innescate con più facilità anche dai pescatori inesperti. Garantiscono un'ottima rotazione in acqua, talvolta migliore anche rispetto alle normali camole del miele. Inoltre esistono vari modelli in commercio: morbide in composito, dure in silicone, mediamente malleabili in un misto tra silicone e materiale organico. Ce ne sono sia "scented" (profumate) sia standard, senza alcuna profumazione o assenza di glitter. Per ciò che concerne gli aspetti negativi invece è da segnalare il divieto, imposto da alcuni impianti di trota lago, verso esche siliconiche o artificiali. Non sono ammesse in gara e non sono sempre disponibili nei negozi di pesca, a discapito di pastelle o uova di salmone che si trovano praticamente ovunque. In alcuni casi uno svantaggio è anche per il prezzo (5€ circa per 6 camole Yummy - 5€ per 5 camole finte di altri marchi acquistate in fiera a Vicenza).

Come innescare la camola finta

Le immagini saranno sicuramente d'aiuto ma preferisco spiegare nel dettaglio come innescare le camole finte. Infilate la camola dall'estremità più larga, più corposa, ovvero la testa. Passate delicatamente l'amo lungo il corpo e fate rientrare l'esca nel punto in cui l'amo comincia ad incurvarsi. La coda della camole dev'essere libera di muoversi, mentre la testa dovrebbe fermarsi al livello della paletta oppure coprire la stessa (come nella foto della Yummy Bait di colore rosa). Prima di pescare, fate una verifica in acqua e vagliate la bontà della roteazione, assicurandovi che si muova al meglio e incuriosisca le trote in caccia.

Funzionano davvero?

Il mio giudizio è positivo. Le ho testate in vari laghetti, in particolare ai Laghi Euganei di Trambacche, complesso sportivo vicino Padova e teatro di numerose competizioni con trote veramente smaliziate. A mio parere, le camole finte agiscono particolarmente bene nelle prime fasi dopo la semina, quando i pesci sono aggressivi e cominciano a familiarizzare con l'ambiente circostante. In questo frangente l'esca finta consente  altresì di catturare pesci ed essere già pronta per tornare in acqua, perchè sono abbastanza resistenti e si deteriorano alla seconda/terza preda. Ho notato invece minore efficacia dopo circa un'ora dalla semina, momento in cui le trote si fermano sul fondo e tendono a mangiare con tecniche statiche, tipo la pesca a galleggiante o con la bombarda immobile depositata sulla base del lago. In tale circostanza la camola finta non va utilizzata perchè la sua potenzialità è nulla, tutto il contrario di quanto accade nelle pesche a recupero con vetrino, piombino e bombarda.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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