Porto di Giovinazzo
Alle porte di Bari c'è un piccolo porto molto ricco di pesce, caratterizzato da acqua limpida e discreta profondità dove, da Marzo a Dicembre inoltrato, si realizzano meravigliose catture con tute le tecniche di pesca. Anni fa questo borgo era conosciuto per le acciaierie AFP Scianatico, poi dopo la crisi del siderurgico degli anni '80 si è trasformato in una ridente cittadina, concentrando la sua fortuna sul turismo e la ristorazione. Stiamo parlando del porticciolo di Giovinazzo, a nord di Bari. L'area di pesca è facilmente raggiungibile in l'auto, sinfatti i parcheggia lungo il Lungomare e, a piedi, si percorrono venti metri e si è sul posto di pesca.Per coloro che arrivano da tutte le direzioni, consiglio di prendere la A-14 Bologna Taranto, uscire al casello di Molfetta. Poi, proseguire sempre per Molfetta e prendere la statale SS16 Bis in direzione Bari, prima di entrare nell'abitato. Qui continuare per lo svincolo "Cola Olidda" oppure "Giovinazzo SUD". Dopodichè dirigersi per il centro abitato e arrivate in centro, infine seguite le indicazioni per il lungomare. Il porticciolo sarà a poche centinaia di metri.
I moli dove poter pescare sono essenzialmente due, il molo "vecchio" ed il molo "nuovo", chiamati così dai locali, che si differenziano sia per la forma che l'anno di costruzione. Entrambi ottimi per la pesca sportiva, ma il meno recente soffre per evidenti problemi di sistemazione che non permettono di posizionare un panchetto con comodità. Da qualche anno, sono stati realizzati alcuni pontili galleggianti all'interno del porticciolo, dove vi è libero accesso e, approfittandone, potremmo decidere di sistemarci lì in tutta tranquillità.
Il molo nuovo, invece, è più comodo ma soffre del problema del parcheggio distante dal luogo di pesca. Infatti, per arrivarci è necessario lasciare l'auto a circa 200m dalla Cattedrale di Giovinazzo, poi proseguire per una stradina e raggiungere il molo a piedi. Comunque, ne vale la pena, il luogo è davvero incantevole e i pesci sono stupendi. Le migliori tecniche di pesca per il porticciolo sono l'inglese (profondità tra i 4 e 8 metri), la bolognese, il ledgering e la pesca a fondo leggera. Fenomenale è la pesca alla salpa con canna fissa, infatti ho avuto modo di pescare numerosi esemplari che hanno sfiorato gli 800gr quindi...il divertimento non manca! L' acqua è limpidissima, il fondale è essenzialmente formato da ciottoli, quindi le acque sono ben ossigenate da alghe non inquinate e, a dir la verità, a luglio inoltrato ho visto gente farsi il bagno nel porto. Come mai? Le barche sono poche, la maggioranza a vela o a remi, quindi il fattore inquinamento è davvero limitato.
Giovinazzo ha registrato un'annata record nel 2008, quando il porto fu colonizzato da spigole e cefali. Sfortunatamente, le abitudini dei locali (ma anche degli altri pescatori della regione che arrivavano in massa per realizzare carnieri da paura) unite all'essere poco inclini al catch & release hanno perpetrato solo distruzione, portando a casa anche la piccola spigola giustificandola come "ciambotto" per i gatti. Per fortuna la fauna costituita da saraghi, occhiate e boghe è sempre folta, accompagnata da cefali di buone dimensioni, come testimoniato dalle foto, pescati con pane a treccia grazie all'approccio vincente della canna fissa. Una nota dal punto di vista gastronomico... se siete in compagnia di fidanzate o mogli e volete far bella figura dopo la stupenda pescata, concedetevi un pranzo od una cena sul mare. Di location ce ne sono davvero tante, specie di sera, quando Giovinazzo acquista ancor più sapore mediterraneo.