Il laghetto FIPSAS di San Pietro in Gu
Ci sono laghetti e laghetti. Anzi, a volte è troppo limitante chiamarli così, perchè sembrano spot di pesca destinati a pesche facili con pesce di scarsa qualità. La realtà, almeno per lo spot che vi presento oggi, è ben diversa. A confermarlo c'è l'ottima pescata effettuata con Fabrizio, caro amico padovano e grande fan di Pescanet che ha voluto deliziarmi con un invito nel meraviglioso laghetto di San Pietro in Gu, in provincia di Vicenza. Abbiamo pescato a spinning in una domenica di inizio settembre, sotto una pioggia a dir poco torrenziale. Nonostante il maltempo ne è venuto fuori un bel servizio fotografico, che mi ha consentito allegare immagini interessanti al testo che ho preparato per una realtà FIPSAS davvero ben gestita.
Il laghetto FIPSAS di San Pietro in Gu
Il laghetto è una cava del secolo scorso, rimessa in sicurezza e gestita dalla FIPSAS di Vicenza. Trattasi di uno specchio d'acqua circolare, dalla profondità variabile che sembra anche superare più di 10 metri al centro del lago. L'acqua è molto chiara, pulita, ben ossigenata. Un ambiente ideale per la pesca della trota sia a spinning, sia col trout area o la classica trota lago. Nel lago vi sono anche tinche, carpe e giganteschi amur ma la loro cattura è vietata. Discorso a parte è riservato ai persici. Ce ne sono, sono anche attivi ma vanno certamente rilasciati. Il laghetto di San Pietro in Gu si presenta, quindi, come un fantastico campo gara per la trota lago e spesso è teatro di competizioni di altissimo livello.
Spinning alla trota
Fabrizio, frequentatore assiduo del laghetto, ha impostato la sua battuta di pesca a spinning impiegando spoon da 2,5 e 5 grammi, concepiti per la pesca in superficie. Il sottoscritto, invece, ha utilizzato una monopezzo e cucchiaini da 6/9 grammi, muniti di amo singolo con ardiglione. Due varianti dello spinning, accomunate dallo stesso obiettivo: catturare quante più trote possibile in un tempo di pesca abbastanza ridotto, ovvero un paio d'ore. Entrambi abbiamo fatto il "pieno", raggiungendo quota 12 pesci. Fabrizio però, nonostante una scrosciata d'acqua incessante, ha catturato uno splendido esemplare di trota iridea che merita una foto ricordo!
Tecniche alternative e regolamento
Le trote hanno mangiato principalmente in superficie. Essendo gli inizi di settembre c'era comunque da aspettarselo. Le avremmo catturate anche a tremarella o chissà, a galleggiantino o bombarda. Nei mesi invernali, tuttavia, a causa delle basse temperature, il pesce potrebbe spostarsi sul fondo. Ed in estate, invece, tornare in superficie, oppure muoversi nuovamente negli strati più bassi, cercando il riparo dalla luce. Ecco che, in questi casi, l'approccio con la classica trota lago può fare la differenza. Pescare a galleggiante, con camole, lombrichi e pastelle è ben possibile al laghetto di San Pietro in Gu. È molto divertente e consente di fare pratica con tutte le varianti dell'italianissima tecnica nata proprio nel Nord Italia, patria indiscussa della trota laghetto.
Quanto al regolamento, non resta altro che contattare il numero sottostante per avere conferma di quanto asserito. Se la memoria non mi inganna, il pagamento del permesso è pari a 23€ e consente di portare a casa 12 trote di taglia standard. Le trote di taglia maggiorata vengono considerate alla pari di tre pezzi. Il lago è aperto al mattino e al pomeriggio, con orari di apertura scaglionati che non consentono di restare a pesca per tutto il giorno. Si può praticare anche la pesca a mosca, ma andrebbe concordata col gestore. Ah, dimenticavo... inutile dirvi l'ottima qualità delle carni e l'ottimo sapore delle prede, una volta cotte a dovere in forno o in padella. Un aspetto da non dimenticare, se consideriamo il fatto che la trota lago è sopratutto divertimento ma, allo stesso tempo, piacere per il palato!