Il Lago delle Buse in Trentino
Anni fa, durante una domenica di giugno, ebbi la fortuna di partecipare come reporter ad una manifestazione per bambini, chiamata "festa del giovane pescatore". Grazie all'evento, venni a contatto con un magnifico laghetto di montagna, molto ricco di verde e colmo di belle trote. I concorrenti, bambini e ragazzi, mi impressionarono per l'ottima quantità e la stupefacente qualità delle prede portate a guadino. Trote iridee, di tutte le taglie, in ottima salute, che rispondevano molto bene agli stimoli dei provetti garisti. Al termine della manifestazione, dopo aver scattato più di 50 pose con pesce in mano, lasciai il laghetto con una tacita promessa: prima o poi ci avrei pescato, e non sarei tornato a casa a mani vuote. Di quale lago parlo? Semplice! Oggi vi presento il Lago delle Buse a Brusago, in Trentino. La sua fama, assolutamente positiva, merita un itinerario specifico su Pescanet. Ne ho approfittato durante un weekend di settembre, complice l'abbassamento delle temperature, che non ha assolutamente ridotto l'attività delle trote, anzi... le ha rese affamate e decisamente combattive.
Il laghetto delle Buse a Brusago
Dopo aver raggiunto l’altopiano di Pinè ed aver superato il lago delle Piazze, arriviamo a Brusago. Il paese sorge a circa 1.000 metri di altitudine, tra le montagne del Trentino, a pochi chilometri da Cavalese. Brusago è una località molto graziosa e vanta la presenza di un meraviglioso laghetto di montagna, ricco di trote e ben gestito dalla APDT di Trento. Il Lago delle Buse (alcuni lo chiamano anche laghetto), è uno specchio d’acqua particolarmente pittoresco, di piccole dimensioni, a pochi passi da Brusago. Ha una forma rettangolare, ed è diviso in due da un lembo di terra che genera una porzione di lago più grande e una più piccola. Ha una profondità che varia a seconda del periodo: da mezzo metro durante le secche del torrente che lo alimenta, fino a raggiungere anche il metro nei punti più alti, con maggiore entrata di acqua. Le sponde sono particolarmente comode, curate, decisamente regolari. C’è anche una piccola pineta che offre ombra e protezione dal sole, un bar/ristoro e un percorso a piedi che consente di fare una piacevole passeggiata immersi nella natura. Le acque sono fredde, quindi l’unico pesce che popola il laghetto è la trota iridea e qualche esemplare di fario, sempre di immissione. La pressione di pesca è alta nei fine settimana dopo la semina, mentre si riduce in settimana.
Regolamento anno 2018 (non aggiornato!)
La pesca al laghetto delle Buse apre solitamente a marzo e si conclude ad ottobre. L’attività segue l’andamento delle semine effettuate dalla APDT di Trento (solitamente ogni 2 settimane, il venerdì non festivo). Si può pescare con esche naturali come camola e lombrico, pastelle, mentre è vietata la pesca con esche metalliche e col bigattino. Le tecniche praticabili, quindi, sono la trota lago e la pesca a mosca. Si possono sopprimere fino a 4 trote al giorno, altrimenti bisogna pescare in modalità no-kill, avendo la massima cura per il pescato. Il permesso giornaliero ha un costo di 12€. I soci APDT possono frequentare il lago 1 volta al sabato o alla domenica, più ulteriori 3 volte a settimana. La pesca è vietata il venerdì non festivo. Attenzione al segnare la cattura delle trote dopo averle riposte nel cestino: i controlli sono presenti, c’è sempre un guardiapesca attivo e fioccano anche le multe, ovviamente in caso di mancato adempimento delle regole del permesso. Vi dico questo perchè, più volte, il permesso mi è stato controllato dalle autorità competenti e ho assistito inoltre a spiacevoli contestazioni nei confronti di pescatori indisciplinati.
Come pescare al Lago delle Buse
Gli amanti della trota lago hanno pane per i propri denti. Ci sono due possibilità: trota lago con piombino e vetrino, oppure galleggiantino o penna. Pescando a tremarella, recuperando il piombino o il vetrino, avremo sicuramente maggiori possibilità nei confronti di trote aggressive, di semina recente (solitamente si comportano così il sabato mattina). Impiegando il galleggiante o la penna, effettueremo una pescata molto più tranquilla, più statica, che allungherà i tempi, ma farà sentire meno il limite delle 4 trote imposte dal regolamento. Personalmente preferisco questa variante al classico vetrino e piombino: sia perchè rendo un po’ più difficile la pescata di trote fameliche, che si lancerebbero su qualsiasi esca, sia perchè il laghetto ben si presta ad un’interpretazione da acque stagnanti (con bolognese e galleggiante). Durante la realizzazione del servizio fotografico, il sottoscritto ha pescato a recupero, mentre l'amico Giovanni ha preferito dilettarsi a galleggiante. Abbiamo "fatto il pieno" con 4 pezzi ciascuno in un’oretta circa di pesca (slamate incluse). Le trote si sono dapprima posizionate a centro lago, poi si sono avvicinate a riva, imponendo un cambio di strategia che però ha dato i suoi frutti.