A pesca nel giorno di Natale

Potrebbe sembrare un po’ blasfemo parlare di pesca durante le Feste. Ma se per noi questi giorni sono dedicati ai regali, ai sentimenti, alla famiglia, per i nostri cari amici con le pinne e senza identità religiosa, il 25 Dicembre è un giorno come un altro. Con una differenza fondamentale però: fa freddo, non c’è una tavola imbandita a pranzo e bisogna stare attenti a lucci e siluri, sempre in agguato.
 

 
Passa un sereno Natale...
 
Una definizione che si è rivelata particolarmente appropriata per la mattina del 25 dicembre, trascorso in riva al fiume. Diversamente dall’anno precedente (eravamo in zona rossa – non potevamo muoverci da casa), nel 2021 ho potuto mantenere la mia pazza e insana consuetudine di offrire un po’ di panettone ai cavedani infreddoliti del fiume. A quattro passi da casa mia, in un angolo fatato di Padova. Un appuntamento che mi accompagna da circa vent’anni, a cui ho partecipato sia a Molfetta, sia a Trento e, più di recente, in terra Veneta. Un regalo di Babbo Natale che scarto sempre con la massima cura, che mi irradia di gioia e ha sempre un risvolto magico.
 
Trabucco bolognese GNT X 6.0 anellata Fuji
 
Coperto dalla testa ai piedi con doppio strato protettivo, mi sono recato sul fiume di buon’ora, indossando il consueto cappellino dalle tinte natalizie. Ad attendermi c’era un'atmosfera ovatta, oserei direi proprio surreale. La pioggia cadeva lentamente sulla superficie dell’acqua e scivolava dalla giacca impermeabile lambendo le mie mani. Il silenzio era interrotto dal passaggio di qualche auto sul ponte. Un piccolo pettirosso planava sull’acqua atterrando sul prato, incurante della mia presenza. Mi osservava e cinguettava, esigendo due bigattini per colazione. Insomma, tutto lasciava presagire attimi di assoluta unicità. Il fiume scorreva lento sotto il ponte e lo faceva con naturalezza. Qualche pesce bollava timidamente, muovendosi a pelo d’acqua. Il riflesso della mia sagoma era inquietante ed affascinante al tempo stesso: essere lì mi faceva sentire un tutt’uno con l’ambiente circostante. Ero contento di esserci, di vivere quell’attimo assieme alla natura, a quelle anime ittiche incredule della mia presenza a pesca, proprio nel giorno di Natale!
 
pesca sul fiume nel giorno di Natalemulinello Trabucco XPlore 3000
 
Dopo aver sfoderato la bolognese, lo spirito del pescatore ha preso il sopravvento. Desideravo solleticare i cavedani, non solo ammirarli da lontano... E così, ho sistemato la lenza ponendovi un galleggiante da 0,75 grammi, supportato da una geometria pescante costituita da una spallinata distribuita in circa 60 centimetri. Ad abbellire la montatura, un finale dello 0,07 e un amo del 26, con un innesco singolo, sottopelle. Le prime passate si sono succedute con minima fretta, previe copiose fiondate di bigattini. L’acqua ghiacciata e i pochi gradi del mattino Padovano non mi hanno particolarmente aiutato nell’avventura. Due timide abboccate, seguite da altrettanti lisci, sono state il preludio alla cattura del primo bel cavedano di Natale. Ne sono seguiti altri, di taglia non proprio superlativa, ma almeno posso dire di aver lasciato a casa il cappotto. 
 
spallinata per pesca a bolognese in fiumecavedano catturato alla passata
 
Vorrei confidarvi un piccolo segreto... L’attimo più bello del Natale non è stata la cattura dei cavedani, né la sfrizionata per via di una piega pericolosamente disegnata sul mandrino della bolognese. Assolutamente no. Lanciare fiocchi di panettone sull’acqua e vedere l'avvicinarsi flotte di ciprinidi ha riempito il mio cuore di tanta candida letizia.
 
cavedano catturato pescando alla passata pesca al cavedano con la bolognese
 
Un gioia semplice e primordiale, che mi ha fatto stare bene e mi ha accompagnato fino all’arrivo a casa, dove ad attendermi c'era la Dolce Metà, profumatissima ed elegantissima, pronta per il consueto pranzo di Natale.
Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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