Come pescare il cavedano a spinning
Nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei torrenti e addirittura in prossimità del mare, possiamo trovare un pesce molto comune: il cavedano. E’ così onnipresente che spesso capita di catturarlo anche quando non è l’obbiettivo della nostra pescata. Si può pescare con la maggior parte delle tecniche di pesca ma oggi ci concentreremo sullo spinning. E’ un pesce ingiustamente molto sottovalutato: quando si va in spot molto battuti e frequentati, questo pesce diventa estremamente furbo e difficile da ingannare con esche artificiali. Se ci approcciamo con l’attrezzatura adeguata, la pesca al cavedano diventa emozionante e molto soddisfacente! Ecco perchè ho scelto di parlarvene in un articolo sia introduttivo che di approfondimento. Vale la pena provarla e testarla, sia in ambienti da street fishing cittadino, sia in acque libere, dove il cavedano può esprimere il massimo della sua combattività ed astuzia.
Pesca al cavedano: impariamo a conoscerlo!
Il cavedano fa parte della famiglia dei ciprinidi ed è facilmente riconoscibile dal colore delle grosse squame che presenta. Il colore varia principalmente dal dorato scuro/verdastro e va a sfumare verso il ventre, per lo più bruno/argentato. La colorazione della livrea varia però in base all’habitat. Il suo corpo è affusolato e longilineo ed è dotato di una bocca molto ampia. Si può trovare in tutta Europa ma in Italia è presente il cavedano italico, riconoscibile dalle pinne brune e non tendenti verso il rossastro come quelle dell’europeo. Essendo un pesce molto resistente, riesce a popolare acque contaminate sia da agenti urbani che industriali. La frega avviene indicativamente da aprile a luglio ed è estremamente variabile a seconda del clima e dell’habitat. Il cavedano in giovane età si raggruppa in grossi branchi della stessa taglia, anche formati da centinaia di esemplari. Questo molte volte provoca malattie ai cavedani, che spesso presentano delle macchie anomale su tutto il corpo. Possono presentare anche delle ferite causate da cormorani o altri volatili che si avventano su di loro per mangiarli. Quando cresce, invece, preferisce stare in solitaria o formare dei piccoli gruppi composti da pochi individui. Questo ciprinide si ciba maggiormente di piccoli pescetti, piccoli anfibi o di insetti che si adagiano sulla superficie dell’acqua. Le esche da poter utilizzare quindi sono veramente tante! La caratteristica più divertente è che tende a seguire l’esca fino all’ultimo, per poi sferrare il suo spettacolare attacco.
Attrezzatura per la pesca a spinning del cavedano
Essendo un pesce che non presenta denti affilati e non raggiunge grosse dimensioni, si può optare per un’attrezzatura leggera. Solitamente opto per una canna lunga 2,10m da 2-8 gr che tiene perfettamente il combattimento vivace del cavedano, e allo stesso tempo lo rende divertente. La lunghezza della canna e la grammatura variano in base agli spot. In posti ricchi di ostacoli, come alberi sommersi e alghe, potrebbe servire una canna più lunga e potente rispetto quella citata. Invece se è un luogo di pesca dove la vegetazione non è di intralcio, possiamo scegliere una canna ultra light con la quale riusciamo a lanciare esche molto piccole e leggere. Normalmente uso un mulinello di taglia 2500, al quale imbobino una treccia dello 0,10. Come terminale abbino uno spezzone di fluorocarbon di circa 1m dello 0,25, per far fronte ai possibili ostacoli sommersi. Se scegliamo un’attrezzatura ultra light, si può imbobinare direttamente nylon o fluorocarbon leggero. Il guadino deve sempre essere a portata di mano, allungabile o non a seconda dello spot. Possibilmente deve essere provvisto di rete gommata così da maneggiare il pesce senza arrecargli danni.
Esche artificiali per lo spinning al cavedano
La varietà di esche è molto ampia. Partiamo descrivendo le hard bait (esche rigide). Quando si tratta di cavedani, ma anche di trote, uso principalmente piccoli minnow affondanti e non. Le misure che prediligo sono 5 e 7 cm. Le colorazioni migliori sono quelle naturali che imitano i pesci presenti sullo spot (spesso opto per la colorazione fario, iridea e silver). Un’altra esca molto catturante è il cucchiaino. Io uso spesso la misura del 2 e anche del 3, che con le sue forti vibrazioni, attira subito l’attenzione dei pesci presenti. I classici colori argento, oro e ramato danno sempre ottimi risultati. Quando i cavedani sono attivi in superficie, è molto divertente usare piccoli popper o creature che imitano insetti a galla. Si sa, gli attacchi a galla regalano sempre un grande spettacolo! Invece riguardo le soft bait (esche morbide) uso principalmente piccoli grub o shad che imitano piccoli pescetti. Con pesci più svogliati o diffidenti sono micidiali vermi e creature in gomma montati su ami spiombati. Bisognerebbe sempre optare per esche biodegradabili, non solo perché assorbono maggiormente lo scent che le ricopre, ma soprattutto perché non arrecano alcun danno all’ambiente ed al pesce. Le colorazioni qua possono variare, provare colori più vivaci come il rosa, l’arancione o il giallo a volte stimola il cavedano ad attaccare con maggiore cattiveria.
Perchè pescare il cavedano?
Il cavedano è spesso considerato un pesce “di ripiego”. Infatti sostituisce i nostri obiettivi principali quando sono in frega o in un periodo non adatto alla loro cattura. I pescatori si concentrano maggiormente in pesci più “famosi” come trote, bass, lucci. La pesca al cavedano però rimane sempre una valida alternativa, che ci può far divertire in qualsiasi periodo dell’anno. E, soprattutto, è un pesce furbo, che ha rappresentato nel passato un degno avversario per tutti, dai bolognesari incalliti agli amanti dello spinning, prima dell'invasione del pesce alloctono che sarà sicuramente divertente da pescare a spinning, ma non conquisterà mai il cuore di chi ama la pesca vintage come noi intenditori.