Spinning alla trota in torrente

Ero poco più che bambino quando ascoltavo i racconti sullo spinning alla trota di mio zio Enzo, pescatore di San Giorgio Lucano. Rimanevo incantato nell'ascoltare come descriveva la bellezza delle trote che popolavano il Sinni e il Frida. Ero ancor più incantato nell'immaginare lo splendore dei torrenti montani della Basilicata, aiutato anche dal famosissimo cartone animato "Sampei" che mi faceva sognare ad occhi aperti. Da lì a poco, durante le estati passate dai nonni a San Giorgio Lucano, iniziai a lasciar perdere i soliti, ma divertentissimi, cavedani del Sarmento, per dedicarmi alla trota fario. All'epoca la vedevo come un pesce fantastico: la voglia di toccarla con mano non mi faceva dormire la notte. Catturai le prime trote autoctone nel torrente Frida. La loro bellezza rispecchiava in pieno i racconti dello Zio. Lo stesso dicasi per i posti incantevoli che si visitano praticando lo spinning in torrente. Era tutto vero, anzi… verissimo! Estate dopo estate, le visite ai nonni si facevano più rare e piano piano iniziai ad allontanarmi da questi luoghi fantastici dove regnava la pace e la tranquillità, anche perché nasceva in me la voglia di confrontarmi con altri predatori di valle e di acqua salata.



Ritorno alle origini

Qualche settimana fa, ci siamo organizzati con un gruppo di amici per fare una scampagnata in montagna. Abbiamo deciso di passare una giornata all'insegna della “carne arrostita” allietata da del buon “vino paesano” nel bellissimo bosco magnano del parco nazionale del Pollino. Nel bosco scorre il torrente Frida e ovviamente non potevo non portarmi una canna da spinning: sono sparito tutta la mattinata in cerca di quel pesce che dipingeva i miei sogni di quand'ero bambino. Quando ho catturato la prima trota è stato davvero bellissimo! Sono tornato indietro col tempo di quindici anni! Ho provato l'emozione di un ragazzino fissato con la pesca! Certo, era “solo” una trotella comune, ma mi ha emozionato tantissimo. Insomma… sono tornato bambino. In quell’attimo ero felice. Nelle settimane successive mi sono dedicato alla ricerca della trota, senza grosse pretese e senza andare in cerca del big fish, ma solo con la voglia di immergermi in una natura pura, per rilassarmi e riscoprire quelle sensazioni di pace che spesso non si trovano in tanti luoghi. Stavolta, però, ho cercato altri posti, sia per visitare "alieuticamente" la mia regione, sia per il gusto di andare a scovare le trote autoctone. L’ultima battuta di spinning alla trota si è svolta nel fiume Agri, all'altezza di Grumento (PZ), proprio nel fiume che mi ha regalato tantissime soddisfazioni. Questa volta ero 100 km a monte del mio paese, Scanzano Jonico. Sono rimasto piacevolmente colpito dal numero di Fario autoctone che popolano il fiume Agri. Gli strike non sono mancati ed oltre alle tante Fario, è uscita anche un'iridea molto vivace.



Nozioni base

Non sono assolutamente un “trotaiolo”, però conosco alcune regole base per poter effettuare una battuta di spinning nei piccoli torrenti con successo. Vediamole assieme:

-) La trota è un pesce molto "timido", quindi è importantissimo occultarsi alla sua vista, avvicinandosi al torrente senza far rumore. A volte risulta proficuo lanciare da qualche metro in più di distanza.
-) La trota ha una buona vista. Si dice che quando riusciamo a vederne una, lei ci ha già visti. E’ molto utile vestirsi mimetici o almeno con un vestiario che ci aiuta a non essere individuati, quindi vestiti scuri e poco sgargianti.
-) Nei torrenti, la trota è sempre rivolta con il muso a monte. Sempre per il discorso dell'occultamento, risulterà più proficuo lanciare da valle verso monte. Quando andiamo a trote, impostiamo la nostra escursione sempre controcorrente.
-) Questa forma di spinning in torrente si può praticare con successo in due persone. I più esperti consigliano (se si è in due) di dividersi tratti di torrenti per batterli in solitaria. Io preferisco farmi una camminata con un buon amico.
-) Nello spinning in torrente si cammina molto. In uno spot si fanno 5/6 lanci e, se non si prende nulla, significa che non c'è la trota o semplicemente ci ha percepito. Continuare a pescare li risulterà inutile.
-) La precisione del lancio è molto importante. La trota ama nascondersi vicino le pietre per poi attaccare le proprie prede che gli passano vicino con aggressività. Lanciamo vicino ad ostacoli naturali come grosse pietre, radici ecc... inoltre preferisce l'acqua ben ossigenata, quindi possiamo trovarla piccole rapide (raschi).



Attrezzatura

Ho pescato con una canna Molix Skirmjam MSK-C-662ML, con azione 5-14g per una lunghezza di 198cm. Questa canna modernissima è risultata estremamente sensibile nello gestire piccoli minnows. La leggerezza e la precisione di lancio contraddistinguono questa serie di attrezzi eccezionali. Oltre agli intramontabili Martin da 2/3/4 abbiamo usato con successo dei micro jerk bait: Audace 65 (Molix), Jubarino (Molix) e jerk 50mm wise minnow (X-bait).



Conclusioni

Ho scelto di raccontare questo aneddoto della mia vita, perché più andiamo avanti, più la pesca e lo spinning (amplificate dai social network) stanno diventando sempre più un attività utilizzata per sentirsi "persone importanti". Indubbiamente i grossi predatori marini o dei laghi affascinano e trasmettono forti emozioni. A volte, però, anche i pesci più piccoli, pescati in posti stupendi riservano delle emozioni uniche. Magari in tanti non rimarranno impressionati come accadrebbe per una grossa spigola, un bass over size o un grosso tonno rosso ma la cosa davvero importante nella pesca è l’insieme di emozioni che rimangono nel cuore. Chi pesca con tanta passione mi può capire benissimo… la pesca è una cosa bellissima che deve essere condivisa e rispettata: ecco perché quando scrivo di spinning, il protagonista principale è lo spinning!

Saverio de Angelis

Saverio de Angelis

Vive a Scanzano Jonico (MT) e, proprio grazie alla favorevole posizione geografica, ha potuto cimentarsi in tutte varianti dello spinning, partendo dallo spinning in torrente e terminando allo spinning estremo sui tonni, ma la"variante" che ama e appaga di più è lo spinning classico da riva.

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