Ledgering con esche artificiali

Durante una due giorni di pesca no stop al Lago Teaterno di Chieti abbiamo sperimentato la pesca in lago con esche artificiali, quali boiles, cubetti di carne aromatizzata, mais "finto" siliconico, pellets alla sarda. Diversamente dalla prima sessione, che è terminata positivamente nel lago da carpe monumentali, l'avventura è continuata nello specchio d'acqua più piccolo, ricco di carpe medie, piuttosto aggressive, non abituate però al ledgering, spesso catturate al colpo con roubaisienne o inglese. Anche se peschiamo in spazi talvolta ristretti, possiamo notare quanto il pesce ponga l'accento sulle abitudini, costringendoci a reinventarci per ottenere il massimo rendimento con poco sforzo.


Pescare con le esche artificiali. Perchè?

L' effetto sorpresa. E' un'arma a doppio taglio. Il pesce può gradirlo, aggredendo la nostra esca con una fulminea partenza o ignorarlo, un caso che vorremmo decisamente evitare. Come detto prima, il pesce risponde per abitudine e molto spesso si lancia ingordamente su esche che conosce già. Tentare di andare contro la routine è un esperimento che fa la differenza e riserva grosse sorprese, specie quando si tratta di esche provenienti da mondi paralleli, con nucleo plastico o siliconico. Nel nostro caso ci è andata bene, la risposta è stata assolutamente positiva e la pesca si è risolta in uno spettacolo senza precedenti. Per questo motivo ve ne parliamo apertamente, senza nascondere nulla, perchè la pesca è anche questo: condivisione!

Inneschi con le esche artificiali

E' buona norma fare un mix di inneschi, sulla base di quanto visto anche in altri articoli di Pescanet. Le esche naturali (mais, piselli, ceci) dovranno comunque essere presenti nel nostro bagaglio tecnico perchè, spesso, l'accoppiata è quella vincente rispetto alla singola esca artificiale. La montatura che ci sentiamo di proporre è riassunta nella fotografia a destra: method feeder da 28 grammi, colmo di pastura da Carpa-Tinca, terminale corto in trecciato, amo a gambo corto con hair-rig. Un tecnicismo del genere consente la presentazione del boccone in modo naturale, a pochi centimetri dalla nuvola di pastura. Il ciuffo con hair rig, poi, è scelta obbligata vista l'abitudine costante delle carpe di succhiare l'esca.


Carne, pellets, micro-boiles e fantasia

Claudio Ridolfi, responsabile etico-sportivo del Lago Teaterno, ci ha concesso l'onore di testare alcune esche "esclusive". La micro-boile gialla è ideale per l'innesco misto, con un chicco di mais, fermato dal boile stop. Il cubetto di carne, invece, è polivalente: ottimo con la boile, col mais, piselli e ceci. Il pellet pone l'apertura di un discorso a parte perchè può essere usato sia infilandolo nell'hair rig, sia innescandolo sull'amo (come mostrato da nel video), magari per pesche alternative come roubaisienne, inglese o canna fissa.


Carpe in quantità con qualche bel carassio

La carpa reagisce volentieri alle novità del mercato, in una giornata calda, soleggiata e battuta da un vento africano. La partecipazione dei carassi al banchetto è segno di interesse anche da parte di onnivori meno intenzionati all'abboccata con l'hair rig. Un ulteriore test da attuare sul campo è una variante del ledgering: piombo e lenza a perdere, senza feeder. In questo caso, individuando l'area di operatività della nostra montatura, daremo luogo ad una pasturazione manuale, con fiondate costanti di pellets o cubetti di carne. Siamo ben convinti che il pesce, ritrovando esche simili sul fondo, svilupperà una notevole curiosità, aggredendo il nostro boccone ben preparato.


Dove pescare così?

Si conclude così la nostra esperienza chietina al Lago Teaterno, tra divertimento e stress da catture. Il buon Claudio è stato di enorme aiuto, offrendoci le esche della Cotswold Bait che molti pescatori testano già da alcune settimane nel carpodromo. La domanda che però giunge spontanea è sicuramente la seguente: nella mia regione non ci sono carpodromi... a cosa serve un articolo del genere? Non è proprio così. In realtà vi sono laghetti e stagni in quasi tutte le regioni d'Italia che hanno tutte le caratteristiche di un carpodromo, ma nascono in un ambiente integrato come il Teaterno. Esempi che conosciamo bene sono: il Lago di Monticchio (il grande) ed il Lago Fontetusio a Palazzo San Gervasio in Basilicata, il Lago Iliade in Campania, il Lago di Canzolino e Madrano in Trentino, tanto per citarne alcuni.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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