Browning termina la produzione da Febbraio 2024
Gli ultimi “rumors” della rete confermano una triste notizia per tutti gli appassionati di pesca sportiva: il marchio Browning Fishing smetterà di esistere a partire da febbraio 2024. Non si produrranno più canne, mulinelli, accessori, panchetti firmati Browning Fishing. La proprietà aziendale (la Browning, che si occupa anche di caccia oltre che di pesca) ha preso questa amara decisione, raccontata anche da Bob Nudd in un post su Facebook pubblicato a fine dicembre 2023. Non si tratta di un fallimento o di una liquidazione aziendale: la Browning continuerà ad vivere di vita propria, ma si occuperà solo di caccia.
Per quanto mi riguarda, trattasi di un colpo al cuore per vari motivi. La mia prima vera canna da pesca è stata una Browning (Tele Rock per l'esattezza), lo stesso dicasi per il mulinello (il mitico 9512). Nel tempo ho acquistato e usato altre canne Browning, che mi hanno fatto compagnia per quasi un decennio: le bolognesi Browning Futurama, Browning Eden, Browning Galaxy. Ho posseduto anche le canne fisse Browning Firefox, la Browning Beryllium Tech e una Carboxy che purtroppo ho venduto, commettendo un gravissimo errore. Per anni i prodotti Browning hanno rappresentato il meglio per la pesca sportiva in Puglia, durante la mia adolescenza e soprattutto a cavallo tra gli anni '90. Diverse furono anche le società agonistiche sponsorizzate dalla Browning, come la Ravanelli e la Pasquino. Poi, purtroppo, la gestione aziendale e le scelte di mercato hanno allontanato il marchio sia dalle società di pesca, sia dai negozi italiani a inizi anni 2000. Comprare Browning era diventato sempre più difficile, tranne per un breve lasso di tempo che risale alla metà degli anni dieci. "Browning is back", infatti, è stata una strategia di Old Captain per rilanciare lo storico marchio attraverso il feeder fishing, la pesca all'inglese e roubasienne, sponsorizzando contenuti multimediali con la collaborazione di Bob Maini. Infine l'allontanamento definito dal mercato italiano nel 2021 e la scomparsa, ormai dichiarata anche sui social, nel 2024.