Ledgering con esche naturali

Durante una due giorni al Lago Teaterno di Chieti abbiamo messo a punto alcuni esperimenti relativi al ledgering con esche naturali, una formula già introdotta da anni nei nostri invasi pugliesi e lucani, che però abbiamo approfondito con un fine didattico, volto alla realizzazione di un nuovo video, corredato di un articolo qui sul portale.


Cos'è il Ledgering?

Il ledgering è una tecnica di pesca a fondo importata dall'Inghilterra circa trent'anni fa, che permette la cattura di pesci di acqua dolce (e di mare) a stretto contatto col fondo. E' un'evoluzione della pesca a fondo classica, con attrezzature più leggere. Inoltre, al posto del piombo portante, è presente un feeder ossia un pasturatore, una sorta di scatoletta plastica al cui interno vi è pastura o bigattini, mais e granaglie. Quando questo pasturatore arriva sul fondo, sprigiona il proprio contenuto e permette l'avvicinamento di numerose specie ittiche presso la zona di operatività. Queste, prese dalla frenesia alimentare, ingoieranno poi l'esca, celata nel tappeto di pastura. Partirà così la lotta a vantaggio del pescatore. Tali sono i concetti base del ledgering riassunti a mo' di compito in classe da qualche rigo. L'approfondimento è incluso nel video finale.

I Pasturatori 

In commercio esistono diversi pasturatori: per bigattini, sfarinato, aperti, chiusi. La panoramica è veramente ampia. Il primo modello che vi mostriamo è della Fox, in materiale plastico, che contiene anche un piombo di grandezza variabile, specifico per un utilizzo esclusivo col bigattino. Il secondo modello, invece, è a forma di gabbietta, commercializzato dalla Browning, realizzato in materiale metallico, con pesi anch'essi variabili e va preso in considerazione per la pesca a ledgering con la pastura.


Il terzo modello mostrato nell'articolo è un open end feeder della FOX che riassume sia le caratteristiche di un pasturatore da bigattino, sia da pastura. I fori sono larghi e le estremità inesistenti. Questo pasturatore è adatto a sessioni di pesca a ledgering con un rilascio lento della pastura sul fondale. Successivamente notiamo i piombi plastificati, ideali per lenze molto omogenee e pulite, senza la necessità di pasturazione, magari da usare per carpe molto sospettose o in bacini ristretti.


Il method feeder 

Questa chicca è di recente introduzione nel mercato italiano. Anni fa era quasi sconosciuta, alcuni pescatori del nord Italia l'hanno testata, mostrandomi le potenzialità in un ambiente acquatico come il nostro del sud. Il Method consiste appunto in un metodo di pesca, che vuole la presenza di un pasturatore "da pastura" (in figura ve ne sono due tipi della Middy) che sarà riempito di sfarinato. Il terminale dovrà poi essere "incollato" nella pallina di pastura per un maggior mimetismo oppure andrà liberamente, ma ciò che conta è la sua dimensione, con una lunghezza non superiore ai 10cm. Eventuali dubbi, per chi fosse a digiuno del Method, potranno svanire dopo la visione del video istruttivo.


Esche e hair rig

Tra le esche naturali annovieriamo il mais, i piselli, i ceci, i fagioli. Questi sono legumi ideali per le grosse carpe che popolano i laghi dove praticare il ledgering. L'innesco sull'amo è spesso difficoltoso, col rischio successivo della dispersione dell'esca durante il lancio. Il carp-fishing ci viene in aiuto con la soluzione dell'hair rig sull'amo. Come lo si realizza? Semplice! Effettuiamo un'asola preventiva di 2cm sul monofilo terminale. Successivamente leghiamo l'amo, sempre con l'asola tra le dita. Lo scarto finale tra nodo dell'amo ed asola non dovrà superare i 3cm ed essere inferiore al centimetro stesso. Con un ago specifico, infilzeremo l'esca e la passeremo poi attraverso l'hair rig. Per fermare la coroncina è d'uopo agganciare uno stopper come quelli proposti in figura dalla FOX.


Gli ami per la pesca a ledgering sono decisamente più grandi rispetto a quelli dedicati all'inglese o alla passata, questo perchè la mole dei pesci è solitamente maggiore. I modelli più performanti hanno un corpo rinforzato, a gambo corto, con occhietto o "trattieni-esca". E' buona regola sperimentare anche modelli senza ardiglione, per un maggior rispetto del pesce, che evita la fastidiosa rottura dei labbri di povere carpe sottoposte alla costante pressione piscatoria.


Dove pescare così?

Ovunque, dove volete, questa è la risposta. La pesca a ledgering con le esche naturali non conosce limiti. Sul nostro portale abbiamo una sezione Itinerari che, regione per regione, mostra le diverse prospettive alieutiche con spot sempre nuovi, sia per il pescatore neofita che l'esperto alla ricerca di nuove emozioni con le quali confrontarsi. Abbiamo realizzato questo video finale, dove si affrontano meticolosamente gli argomenti trattati in questo articolo. Buona visione!

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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