Pesca sul Torrente Noce in Trentino

Ci sono torrenti che ti fanno sognare. Ci sono torrenti che si fanno amare. Ci sono, poi, torrenti che vanno vissuti perchè, quando sei lì a pesca, ti sembra di essere in un film. Il torrente Noce in Trentino è un torrente straordinario, che non offre solo una poliedricità alieutica, ma garantisce un’esperienza fuori dal comune ad ogni pescatore. La qualità delle acque, la bio-diversità e le prede da sogno sono il punto forte del torrente. Nasce in Val di Sole, prosegue il suo cammino in Val di Non dove è sbarrato dalla Diga di Santa Giustina; poi sfocia nell’Adige, nella Piana Rotaliana nei pressi di Zambana, a pochi chilometri da Trento. Ho frequentato il Noce più volte, sia durante esplorazioni pomeridiane, sia nei primi giorni di giugno, quando ho vissuto una vacanza di pesca in Trentino all’Albergo Cavallino Bianco di Rumo. Dopo averlo battuto adeguatamente, palmo dopo palmo, ho deciso di riversare con la tastiera la mia intera conoscenza ittica, condividendo il mio sapere con tutti coloro che, un giorno, vorranno affrontarlo.

 

Il torrente Noce, dal confine con la Val di Non alla foce

Il tratto in esame parte dal Ponte della Rocchetta, che funge da confine tra la Piana Rotaliana e la Val di Non. Prosegue verso Mezzolombardo e arriva fino a Zambana Vecchia, dove il Noce si getta nell’Adige (è un immissario di destra. Il Noce assume le caratteristiche tipiche del torrente di fondo valle, con un’ampiezza piuttosto regolare, buche, correntine e pochi salti di pendenza. In inverno ha una portata media mentre in primavera, con lo scioglimento delle nevi e il minor prelievo idrico della Diga di Santa Giustina (che garantisce il deflusso minimo garantito), il torrente Noce si ingrossa e accresce la sua portata. D’estate scorre maestoso e si popola di piante acquatiche che, talvolta, rappresentano un fastidioso ostacolo per la pesca, specie nella zona DK che presenteremo più avanti. È popolato da grosse trote marmorate, ottime fario, qualche iridea e numerosi temoli.

  

Regolamento in acque APDT (anno 2018 - non aggiornato!)

Il torrente Noce è suddiviso in tre zone di pesca: D1, D2 e DK. La zona D1 parte dal confine con i comuni di Spormaggiore e Ton, in località Rocchetta e si spinge fino allo scarico della centrale idroelettrica di Mezzocorona. Il tratto D2, invece, parte dallo scarico della centrale e arriva fino alla foce. Attenzione! Bisogna mantenere la massima attenzione alle variazioni di livello del Noce in questo tratto, perchè il rilascio dell’acqua da parte della centrale può essere improvviso. C’è poi il tratto DK che è interno al D2: dalla prima briglia sul Noce fino al Maso Oliva. Tranquilli perchè i tratti sono ben evidenziati con appositi cartelli. Inoltre ho provveduto a segnalarli adeguatamente sulla mappa di Pescanet. Nei tratti D1 e D2 è possibile pescare pagando 17€ giornalieri, quindi trattenere fino ad un massimo di 4 trote. Sono consentite le esche artificiali e naturali. Nel tratto DK si pesca solo no-kill, con cucchiaino e amo singolo senza ardiglione oppure a mosca. Il permesso ha sempre un costo di 17€.

 

Esperienza di pesca sul torrente Noce  

La velocità delle acque lo rende ideale per la pesca al tocco, a mosca e a spinning. Personalmente ho sempre preferito lo spinning. Le motivazioni sono due. Innanzitutto il mio romanzo è ambientato sul Noce, nel tratto DK, quindi c’è una componente affettiva. Poi, a dire il vero, trovo che lo scenario del Noce richiami quanto si vede nel film In mezzo scorre il fiume. Detto questo, passiamo alla parte più tecnica. Ho pescato con canne da 2,10 metri e 2,40 metri, con azione variabile tra i 5 e i 25 grammi. Ho montato mulinelli taglia 20 e 30, imbobinati con monofili dello 0,20 e 0,22. Nei tratti con maggiore portata d'acqua è più probabile l'incontro con la marmorata, mentre nelle zone con minor pendenza (le piane) è possibile agganciare qualche bella fario oppure, sporadicamente, qualche cavedano o barbo. Durante una battuta di fine maggio assieme a Christian, un amico moschista, ho assistito alla cattura di diversi temoli. Quindi garantisco anche la presenza di questo pesce, a me sconosciuto, ma abbastanza comune per i pescatori a mosca.

 

Vacanza di pesca in Trentino all’Albergo Cavallino Bianco di Rumo

A giugno sono stato in vacanza all'Albergo Cavallino Bianco di Rumo, un ridente paese di montagna della Val di Non. Trattasi di un albergo a tre stelle, di proprietà della famiglia Fanti-Fedrigoni, con gestione familiare attenta alle esigenze dei turisti che desiderano soggiornare nella magnifica cornice alpina delle Maddalene. Il Cavallino Bianco sorge a Marcena, una frazione del comune di Rumo. Dispone di 25 camere molto accoglienti, spaziose, eleganti. Offre un servizio bar, ristorante, miniclub. È dotato anche di sala conferenze, centro benessere con piscina riscaldata interna e spazi esterni, idromassaggio su terrazzino, sauna, bagno turco e molto altro. Il servizio ristorante prevede piatti caldi e freddi a buffet per gli ospiti che rimangono per pranzo, mentre alla sera l'Albergo propone cene a base di pietanze tipiche trentine. I pescator che soggiornano con la famiglia al seguito possono contare su un servizio miniclub, dove i bambini di divertono liberamente. Oppure, al ritorno da una pescata sullo Noce, ci si può rilassare nel centro benessere assieme alla propria partner, magari restando sul terrazzino esterno, con una meravigliosa vista panoramica sulle montagne della Val di Non.

 

Albergo Cavallino Bianco: Trentino Fishing Lodge per il pescatore esigente

La struttura dispone di una serie di servizi concepiti appositamente per pescatori. Appartiene alle Trentino Fishing Lodge, un circuito di strutture che garantiscono servizi come la sveglia e colazione anticipata, il deposito di materiale da pesca in una stanza specifica con chiusura a chiave, la possibilità di congelare il pescato, acquisto del permesso di pesca in albergo, mappe e cartine della pesca in Val di Non. Ho provato ognuno di questi servizi, organizzati con la massima cura da parte dello staff del Cavallino Bianco. Penso rappresentino un valore aggiunto per chi cerca una vacanza di pesca vera e propria, con tutti i comfort del caso. Per saperne di più, visitate il sito www.cavallinobiancorumo.it

 

Guide di pesca e offerte speciali per la pesca in Trentino 

Per chi volesse pescare con una guida di pesca, può contare su un istruttore federale FIPSAS accreditato, al costo di 70€ a persona, per un'uscita di 4 ore. L'istruttore si occuperà di effettuare un briefing di pesca iniziale, guidare l'ospite sull'itinerario prescelto, aiutarlo nella realizzazione della lenza e fornire tutte le indicazioni necessarie per lo spinning, pesca a mosca, trota torrente, sia in no-kill che a regime ordinario. L'albergo Cavallino Bianco, inoltre, ha realizzato un'offerta specifica per pescatori, da vivere da soli, con la famiglia o la propria moglie/fidanzata. Il pacchetto Pesca in Trentino è una vacanza di 2 notti, durante la quale si potrà andare in esplorazione del Noce, dello Sporeggio, del Pescara o di qualsiasi torrente presente nelle vicinanze. Dopo la battuta mattutina potreste anche tornare in albergo, riposarvi nel centro benessere, assieme alla vostra metà o un amico pescatore. A sera, invece, si può restare a cena con un piccolo supplemento. 

 

Buon divertimento sul Noce

Anche questo itinerario è concluso. Non solo pesca ma benessere, relax, passeggiate e tanto altro.  Vi consiglio di provare, prima o poi, un'esperienza simile. Prenotate una vacanza di 2 notti al Cavallino Bianco: la famiglia Fedrigoni sarà pronta ad accogliervi, con la tipica cordialità trentina e particolare attenzione verso il pescasportivo. 

Al prossimo spot!

Altre informazioni utili:

Associazione di riferimento: APDT Trento Via del Ponte 2 a Ravina (TN). Telefono: 0461/930093, email: apdt@apdt.net

Struttura consigliata: Albergo Cavallino Bianco a Rumo (TN), fraz. Marcena, tel. 0463-531040, email: info@cavallinobiancorumo.it

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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