Pesca al Lago delle Piazze in Trentino
Avete mai desiderato di pescare a trota lago in alta montagna, in un contesto tipicamente alpino, decisamente pittoresco e ricco di trote? E se vi dicessi ciò è possibile ma c’è dell’altro? E se vi raccontassi anche di un lago dove si può pescare al colpo, con la canna fissa, la bolognese, la tre pezzi inglese oppure a spinning? Sicuramente mi chiedereste… dov’è un paradiso così? La risposta non tarderebbe ad arrivare. Oggi siamo al Lago delle Piazze nel cuore Trentino, un meraviglioso specchio d’acqua sull’Altipiano di Pinè che è meta di tanti pescatori da marzo ad ottobre, quando esprime il meglio di sé con la pesca e non solo: passeggiate, balneazione, escursioni nel vicino lago di Serraia sono solo alcune delle opportunità che offre il territorio. Entriamo nel vivo dell’itinerario!
Il Lago delle Piazze in Trentino
Il lago è di origine artificiale. È stato originato con lo sbarramento del Rio Val del Lac, immissario principale, che garantisce acqua durante tutti i periodi dell’anno. Si trova ad un’altitudine di circa 1.000 metri ed è situato dopo il lago di Serraia, a Baselga di Pinè. Il livello delle acque varia da stagione a stagione, da annata ad annata. Personalmente l’ho visto in secca sia in primavera che in autunno, ma la sua portata tende ad aumentare con l’arrivo dell’estate. Tre quarti delle sponde sono ben accessibili e presentano una fisionomia abbastanza regolare. La sponda a nord è piena di turisti che fanno il bagno durante l’estate, come talvolta la sponda più a sud. Le sponde laterali, invece, sono meno frequentate e quindi costituiscono un buon punto dove pescare in caso di particolare sovraffollamento. Per quanto concerne gli aspetti più tecnici, la sua superficie è di circa mezzo kilometro quadrato, quindi ben si presta per essere un piccolo invaso dove pescare trote, persici e ciprinidi. Le acque sono fredde, ben ossigenate. Tendono a riscaldarsi verso settembre, dopo la stagione estiva.
Regolamento 2018 (non aggiornato!)
La pesca al lago delle Piazze è possibile previo acquisto di un permesso giornaliero di 12€ dalla Apdt di Trento, società che gestisce l’invaso. Il limite delle trote è di 4 pezzi giornalieri. È consentita la pesca con 2 canne. Si possono impiegare il verme, la camola, le esche artificiali, ami con ardiglione, cucchiaini, rotanti e minnow con due ancorette. Oltre a praticare la pesca a trota lago, si può pescare anche il pesce bianco al colpo oppure il persico a spinning. Per quanto riguarda la pesca al colpo, è consentita la pastura con un massimo di 500 gr di pasture vegetali. È consentito l’uso del bigattino, solo come esca. Vi è un divieto di pesca a ridosso della diga e all’entrata dell’immissario, quindi a sponda nord e sponda sud. In questi tratti è vietato pescare e sostare (sono 40 metri dallo sbarramento e dall’immissario). Le semine di iridee sono molto regolari e vanno solitamente da aprile a ottobre, ogni due venerdì. La pesca inoltre è aperta tutto l’anno, tranne i venerdì di semina. In caso di lago ghiacciato oltre la metà della superficie, la pesca risulterà sospesa. Non c’è limite di uscite settimanali. È presente infine un divieto di pesca nei 2 giorni precedenti le gare. Per ulteriori dettagli, consultare il regolamento APDT.
Regolamento FIPSAS (anno 2018 - non aggiornato!)
I tesserati Fipsas in provincia di Trento hanno la possibilità di acquistare un libretto segnacatture dalla sede di Trento al costo di 24€ (per i non residenti 34€ - chiedo scusa in anticipo per eventuali errori). Il permesso Fipsas consente di trattenere fino a 5 capi di trota giornalieri, oppure di pescare al colpo o spinning. Valgono poi le stesse regole già viste per la APDT, che riguardano le esche (naturali, bigattino, ecc), la psturazione (500 gr di sostanze vegetali) e il divieto di pesca a ridosso della diga e dello scalino con l’immissario. Le semine coincidono con quelle della APDT e sul libretto c’è un’indicazione precisa con la data e il quantitativo immesso. Non c’è un limite di uscite settimanali.
Trote per tutti i gusti, ma non solo!
Ho frequentato più volte il lago delle Piazze e ne sono rimasto sempre soddisfatto. Le foto che vedete pubblicate in questo servizio sono il frutto di alcune uscite autunnali ed estive, sempre in solitaria (mi si perdoni la qualità delle immagini - ero solo e in difficoltà coi selfie). Ho sempre pescato a trota lago sia a galleggiante, sia a bombarda (con semi affondanti di 8/12 grammi), catturando trote iridee dalla livrea più chiara e più marcata, a seconda della varietà del materiale ittico immesso con le semine recenti. Il pesce, durante ogni uscita di pesca, tendeva a stazionare un po’ lontano dai punti di immissione che ho segnato sulla mappa. Pertanto è stato necessario cercarlo con lanci lunghi, sia a galleggiante, sia a bombarda, su profondità superiori ai 4 metri. Una volta individuato il pascolo delle trote, la pesca ha cambiato dinamica e le catture si sono susseguite in modo regolare. Ecco, questa è la vera difficoltà del Lago delle Piazze. Individuare le trote non è semplice agli inizi, ma una volta compreso dove sono, scorgendo le bollate in superficie o il muoversi a pelo d’acqua, è sicuramente più semplice continuare a pescare perchè i risultati non tardano ad arrivare. Infine, durante le mie uscite di pesca, ho sempre notato la presenza di qualche agonista che praticava la pesca all’inglese a galla, per i cavedani, e qualche ragazzo intento a fare spinning. Ho assistito alla cattura di ciprinidi e persici, anche di buona pezzatura, quindi sono del parere che il lago possa essere affrontano non solo con la chiave della trota lago, bensì anche all’inglese, a canna fissa oppure con la due pezzi da spinning.