Il Torrente Sporeggio in Trentino

L'esplorazione dei corsi d'acqua del Trentino prosegue senza minima sosta. Dopo aver affrontato il pescoso torrente Pescara e il bellissimo tratto alto del Rio Lavazzè, ho concentrato la mia attenzione sempre sulla Val di Non, andando alla scoperta del Torrente Sporeggio. Ne avevo sentito parlare mesi fa, quando ho acquistato il libretto catture della Fipsas targato 2017: tra le novità c'è proprio lo Sporeggio, un'opportunità per tutti i pescatori iscritti alla Fipsas, che possono finalmente allargare il proprio raggio d'azione e concedersi una pescata alternativa. Oggi quindi, visiteremo un corso d'acqua che si trova nella bassa Val di Non, davvero meraviglioso, che rappresenta uno dei più rinomati campi gara della provincia di Trento, dove i pescatori si danno battaglia a suon di ottime catture. 

 

Pesca in Trentino sul torrente Sporeggio in Val di Non

Lo Sporeggio è un torrente di montagna che sorge sull'Altipiano della Paganella e sfocia nel torrente Noce (è affluente di destra). Le acque sono molto fredde, quindi assicurano la presenza di salmonidi sia d'inverno che d'estate. Particolarmente interessante per la sua biodiversità, ha caratteri che variano da punto a punto, a seconda del livello di antropizzazione. Nel tratto pianeggiante (No Kill), vicino alla foce, lo Sporeggio è molto regolare, poco profondo, con acqua limpidissima che scorre velocemente. Può essere affrontato a gambe in acqua, sia a mosca che a spinning, con l'obbligo di rilascio dei capi catturati. L'accesso alle sponde è molto comodo: basta lasciare l'auto nel parcheggio di Sporminore, fare un breve tratto a piedi e si è subito in pesca. Superato il Maso Milano, andando a monte, entriamo nel tratto Fipsas, molto battuto da pescatori al tocco e spinning. Le sponde sono sempre regolari, ma l'acqua alterna punti in cui si muove lentamente, a ripide, cascatelle. Incamminandoci lungo la strada parallela al torrente, dove poter lasciare l'auto senza problemi, superata la Baita Marnara, lo Sporeggio cambia nuovamente aspetto: è più selvaggio, oserei dire immacolato, perchè è poco frequentato e la pressione piscatoria sembra davvero irrilevante. Oggi ci concentreremo  proprio sui tratti meno impervi del torrente: No Kill ed E (tratto Fipsas). Scopriamo assieme il regolamento.

 

Regolamento anno 2018 (non aggiornato!)

Per pescare sul torrente Sporeggio occorre essere in possesso della licenza di tipo B e di un permesso giornaliero speciale No Kill, se si sceglie il tratto a prelievo nullo, oppure di un permesso giornaliero ordinario, entrambi rilasciati dall'Associazione Pescatori Dilettanti della Val di Non. Il costo del permesso No Kill è di 22€ , mentre il permesso ordinario richiede un pagamento di 16€ e dà diritto a trattenere fino a 5 capi di trote iridee o fario oltre i 22 centimetri. Assoluta novità del 2017: i pescatori in possesso della tessera Fipsas possono acquistare dalla Fipsas di Trento, al costo di 30€ circa, un libretto segnacatture annuale, che consente di effettuare fino a 3 pescate settimanali sul torrente. Il mercoledì la pesca è vietata, sia per far riposare gli "abitanti" del corso d'acqua e limitare l'attività piscatoria, sia per le semine che avvengono tutti i mesi, anche in estate.

 

Pesca a spinning sul torrente Sporeggio - Il tratto No Kill

Ho scelto di affrontare lo Sporeggio pescando a spinning, con una 2 pezzi da 2 metri ad azione 2/8 grammi, un mulinello taglia 1500 e cucchiaini Panther Martin del 6 con amo barbless. Credo che lo spinning light sia proprio la soluzione migliore per divertirsi sullo Sporeggio perchè gli spazi non sono molto ampi, non c'è bisogno di lanci siderali, nè la velocità delle acque richiede di essere contrastata da artificiali di peso maggiorato. La mia esplorazione ha riguardato sia il tratto No Kill (che apre da luglio a settembre), sia il tratto Fipsas, che è aperto invece da marzo a settembre. Il primo tratto presenta le classiche caratteristiche del torrente di pianura: l'acqua scorre veloce, ma non troppo, i rifugi per le trote sono costituiti da qualche masso, da qualche piccola ansa e da alberi che entrano in acqua. Il fondale è molto chiaro, l'acqua è veramente trasparente, quindi massima attenzione ed evitate movimenti azzardati: le trote si spaventano e rischiate di rovinare l'esito della battuta di pesca. Come detto prima, si può entrare in acqua comodamente nei pressi del ponte prima del "Maso Milano". Da lì si continua a salire, e si prosegue per circa un chilometro. Le trote sono molto furbe ma decisamente aggressive. Inseguono l'artificiale fin sotto i piedi, poi scappano e si rifugiano nei tratti più riparati. Qualche lancio, poi nuovamente inseguimenti e finalmente una bella fario dalla livrea molto chiara, con puntini rossi davvero magnifici, che lasciano senza parole. Proseguo ancora, arrivo sotto il ponte che precede il tratto Fipsas e colleziono una seconda cattura, un po' più piccola, ma comunque divertente. La pesca non si ferma, anzi, mi ritrovo nei pressi della briglia che divide il tratto No-Kill con quello Fipsas. Qualche lancio accurato, due o tre recuperi e, per concludere, una bell'esemplare di trota fario maschio, superiore ai 30 centimetri, che mi dà battaglia senza tregua.

 

Pesca a spinning sul torrente Sporeggio - Il tratto FIPSAS

Oltrepassata la prima briglia sullo Sporeggio, ha inizio il tratto convenzionato con la Fipsas. È sempre ben popolato di trote grazie a periodiche semine, vuoi per le gare, vuoi per la gestione accurata dell'Associazione Pescatori Dilettanti della Val di Non. Arrivarci è molto semplice, infatti basta seguire la strada asfaltata, parcheggiare sul bordo della carreggiata e scendere lungo i sentieri già battuti dai pescatori. La pendenza è maggiore, quindi è necessario portarsi dietro cucchiaini del 6 o del 9, proprio come ho fatto io, scegliendo sempre i Panther Martin con amo singolo e ardiglione rimosso. Non è obbligatorio pescare in no-kill, ci mancherebbe, però il gusto della cattura è sicuramente diverso. Entro subito in pesca e avverto qualche movimento in acqua... qualche lancio contro corrente e, all'improvviso, avverto una trazione spaventosa. Una bella fario, di buona pezzatura, morde voracemente il Panther Martin arancione, dando vita ad un combattimento sfrenato, tipico di un esemplare selvatico. La recupero, la slamo accuratamente e poi via, di nuovo nello Sporeggio. Ti ripescherò quando sarai più grande, penso! Dopo il ponte sul torrente, si prospetta un tratto fatto di rapide, cascatelle, pozze molto invitanti. Le catture si susseguono, non mancano. Pesco altre quattro trote fario, una delle quali (sicuramente autoctona) mostra una livrea arcobaleno, con dei piccoli puntini rossi e pinne rosate. Meravigliosa!

 

Vacanza di pesca in Trentino all’Albergo Cavallino Bianco di Rumo

Ho effettuato l'esplorazione di pesca sullo Sporeggio durante un soggiorno all'Albergo Cavallino Bianco di Rumo, paese di montagna della Val di Non. La struttura è un albergo tre stelle, di proprietà della famiglia Fanti-Fedrigoni, con una gestione familiare molto attenta alle esigenze dei clienti, siano essi pescatori o turisti che hanno voglia di rigenerare corpo e spirito nella splendida cornice alpina delle Maddalene. L'albergo Cavallino Bianco sorge a Marcena, frazione del comune di Rumo. Dispone di 25 camere molto accoglienti, spaziose, eleganti. Offre servizio bar, ristorante, miniclub, sala conferenza, centro benessere con piscina riscaldata interna e spazi esterni, idromassaggio su terrazzino, sauna, bagno turco e molto altro. Il servizio ristorante prevede piatti caldi e freddi a buffet per gli ospiti che restano a pranzo, mentre alla sera il Cavallino Bianco propone cene a base di pietanze tipiche trentine. I pescatori con famiglia al seguito possono contare su un servizio miniclub, dove i bambini possono divertirsi. Oppure, dopo una pescata sullo Sporeggio, ci si può rilassare in centro benessere assieme alla propria moglie, magari restando sul terrazzino esterno, con vista panoramica sulle montagne della Val di Non, proprio come ha fatto Marina, mia moglie, durante la nostra vacanza.

 

Albergo Cavallino Bianco: Trentino Fishing Lodge per il pescatore esigente

L' albergo presenta una serie di servizi specifici per i pescatori. È infatti una Trentino Fishing Lodge, ovvero può offrire la sveglia e colazione anticipata, il deposito di materiale da pesca in una stanza specifica con chiusura a chiave, possibilità di congelare il pescato, acquisto del permesso di pesca in albergo, mappe e cartine della pesca in Val di Non. Ho provato ognuno di questi servizi, curati con particolare zelo e organizzati con dedizione tipicamente trentina. Penso che siano molto utili per chi, come me, vuole vivere una vacanza di pesca vera e propria, con tutti i comfort del caso. Per saperne di più, visitate il sito www.cavallinobiancorumo.it

 

Guide di pesca e offerte speciali per la pesca in Trentino 

Per chi volesse pescare con un istruttore federale FIPSAS accreditato, è possibile richiedere un'uscita al costo di 70€ a persona, per 4 ore. L'istruttore si occuperà di effettuare un briefing iniziale, guidare l'ospite sul luogo di pesca, aiutarlo nella realizzazione della lenza e fornire tutte le indicazioni necessarie per una fantastica battuta di pesca a spinning, mosca, trota torrente, sia in no-kill che a regime ordinario. Il servizio è un'opportunità per tutti coloro che vogliono evitare rovinosi cappotti e non conoscono le acque del Trentino. L'albergo Cavallino Bianco, inoltre, ha pensato ad un'offerta specifica per pescatori, da vivere da soli, con la famiglia o la propria moglie/fidanzata. Il pacchetto Pesca in Trentino è una vacanza di 2 notti, l'ideale per affrontare lo Sporeggio, il torrente Lavazzè oppure il Pescara, entrambi a poca distanza da Rumo. Dopo la battuta mattutina potreste tornare in albergo, riposarvi nel centro benessere, assieme alla vostra metà o un amico pescatore. A sera, invece, potrete restare a cena con un piccolo supplemento. 

 

Buon divertimento!

Il viaggio in Val di Non è ormai concluso. Lo Sporeggio ha dato il meglio di sè e mi ha regalato tante belle catture, ma non solo: resta il ricordo di una vacanza indimenticabile, durante la quale ho potuto unire la pesca al relax dell'Albergo Cavallino Bianco assieme a mia moglie. Vi consiglio di provare, prima o poi, un'esperienza simile alla mia. Ne vale la pena, perchè talvolta la pesca dev'essere elevata ad un hobby meritevole di una vacanza a 360 gradi, durante la quale unire l'aspetto alieutico alla scoperta, al rigenerarsi, al vivere un'emozione. E a Rumo ci sarà l'Albergo Cavallino Bianco ad accogliervi, con la tipica cordialità trentina e particolare attenzione verso il pescasportivo.

Altre informazioni utili:

Associazione di riferimento e permessi di pesca: Associazione Pescatori Val di Non, corso Dante, 30 a Cles (TN). Telefono: 348 770 1319 (presidente Marco Gilli). Email: presidente@pescatorivaldinon.it

Struttura consigliata: Albergo Cavallino Bianco a Rumo (TN), fraz. Marcena, tel. 0463-531040, email: info@cavallinobiancorumo.it

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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