Come arrivare
Dall’autostrada A4 cioè la Milano-Venezia uscire a Trezzo sull’Adda e proseguire per il centro paese.
Arrivati lì seguite le indicazioni per il fiume Adda, rispettivamente via Val di porto e successivamente Via Alzaia
Parcheggiare la macchina e poi proseguire a piedi risalendo l’Adda; superata la prima curva sarete dove inizia la zona del campo gara, riconoscibile dall’inconfondibile prismata e dal triangolo di ferro giallo. Essendo campo gara e volendoci andare di domenica informarsi presso la FIPSAS di Milano. Frequenti le gare anche il lunedì pomeriggio durante la stagione estiva (http://www.fipsasmi.it/)
Caratteristiche
Tra Cornate e Trezzo ha una larghezza variabile tra i 50 e i 100 metri.
Nei decenni a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento tutta la zona è stata oggetto di importanti trasformazioni per mano dell’uomo per la costruzione di numerose centrali idroelettriche che hanno fortemente contribuito al rilancio dell’ industria italiana la quale, povera di carbone, aveva fortemente investito in questa forma di energia alternativa. Pertanto la zona da Cornate d’Adda fino al tratto chiamato Ronda Nera è caratterizzata da una serie di canali di derivazione che portano acqua per far girare le turbine e che la fanno poi defluire per renderla all’Adda.
Dalla zona che viene identificata con il nome di Ronda Nera o Colonia verso valle il corso dell’Adda è uniforme, con portata costante fino alla centrale Taccani che si trova in territorio di Trezzo, esattamente sotto il castello Visconteo.
Immediatamente prima del Castello e della Centrale Taccani il fiume fa un ampia ESSE e si allarga notevolmente fino a superare i 100 metri di larghezza. Questo tratto chiamato il Laghetto presenta un fondale variabile con secche e zone profonde anche 8 metri.
Pesci presenti.
Questo tratto di fiume ha preservato le sue caratteristiche di grande fiume di pianura con fauna ittica quasi esclusivamente composta di pesce autoctono. Forte la presenza di cavedani e barbi e da pochi anni si nota un significativo ritorno del pigo, un pesce endemico protetto dalla normativa europea la cui presenza era diminuita in maniera preoccupante.
Scarse le alborelle e i triotti che un tempo erano fortemente presenti e cha costituivano abbondante foraggio per i numerosi lucci concentrati nel laghetto. Ancora nella zona del laghetto si possono pescare carpe, tinche e grossi carassi. Per chi fa una pesca dedicata e selettiva c’è la possibilità della cattura di qualche siluro, la cui presenza è in preoccupante aumento. Una campionatura fatta qualche mese fa con l’elettrostorditore ha fatto riscontrare una presenza di siluri di piccole e medie dimensioni
Come pescare
La tecnica di pesca maggiormente praticata è la bolognese, fatta con lunghe canne di 7 / 8 metri, con galleggianti di portata variabile tra i 4 e i 12 grammi, secondo la velocità della corrente. Piombatura preferibilmente fatta di lunghe corone di pallini a distanza progressivamente descrescente fino ad arrivare ad un bulk a 1,20 m / 1,5 dall’amo. La caratteristica della pesca in questo tratto di fiume è che bisogna dare tanta ma veramente tanta pastura. In forte aumento anche la presenza di pescatori a ledgering, con feeder di 60 / 90 grammi.
I trezzesi praticano da sempre una pesca molto spartana e rudimentale, ma concreta, utilizzando invece del pasturatore una capace retina appesantita con un sasso di adeguate dimensioni. L’esca più utilizzata è certamente il cagnotto ma c’è anche chi pesca con il pane.
Permessi:
Licenza governativa e FIPSAS
Negozio Pesca:
Adda Pesca di Davide Ronchi - via Trento n° 2 - 24040 Canonica d'Adda (Bg) Tel. 02 90965403
Tutti a pesca di Rota G. Paolo - via Valverde 19 - 20056 -Trezzo sull'Adda - Tel.0290938332
Dove mangiare e dormire.
Sul posto vi sono ristoranti quasi nell’ acqua; Consigliamo una attenta visione del menù e nel dubbio chiedere delucidazioni sul pesce proposto.
Cosa vedere:
Centrale Taccani. Edificata su commissione dell’ing. Benigno Crespi con lo scopo di produrre energia elettrica per i proprio cotonificio, è entrata in funzione nel 1906. Tra le direttive dell’ing.Crespi, oltre all’aspetto funzionale e produttivo c’era anche quello paesaggistico ed ha voluto una costruzione che non si impattasse con l’ambiente circostante e che non fosse in contrasto con il già presente castello visconteo. Come materiale di costruzione è stato usato un conglomerato tipico della zona chiamato ceppo dell’Adda, in stile liberty pur nel rispetto della architettura medioevale del sovrastante castello.
Il castello visconteo di Trezzo. Il promontorio di Trezzo era di importanza strategica fondamentale in quanto terra di confine e facilmente difendibile. Si hanno reperti di presenza longobarda, il castello è stato abitato da Teodolinda ed è stato anche un importante caposaldo utilizzato dal Barbarossa. La sua importanza storica è comunque dovuta al fatto che è stato residenza di Bernabò Visconti. Poi è succeduta una progressiva e inarrestabile decadenza. Nel XIX secondo è stato quasi completamente smantellato per ricavarne materiale di costruzione per l’Arena di Milano
Alla frazione Concesa c'è il Santuario dedicato alla Madonna in stile barocco costruito verso metà del 1600 sul luogo di una presunta apparizione miracolosa e la chiesa parrocchiale, neogotica con pianta a croce latina con tre altari.
foto in: http://pescambiente.blogspot.it/2014/02 ... rezzo.html