Carpfishing con bigatti

Spazio libero per la pubblicazione di report, articoli o novità per i collaboratori di Pescanet.
Rispondi
Cavedano
Messaggi: 103
Iscritto il: 18/01/2016, 11:21
Località: biella
Contatta:

Carpfishing con bigatti

Messaggio da Cavedano » 12/05/2016, 11:29

Lo sapete bene che sono PAZZO e potrei anche farvi un articolo sulla pesca alle carpe coi bigattini (che faccio specie sul basso Terdoppio con carpe prese anche sui 5 kg) ma non sono ancora giunto a questo livello….ci arrivero ma per intanto l’ articolo è incentrato su Federico Bigatti
Nato a Biella e residente a Baveno.. Professione cuoco. Compagno di classe di mia figlia Esmeralda in quel di Gaglianico (BI) e poi traferitosi colla famiglia a Baveno sul Lago Maggiore...me lo ritrovo in facebook come pescatore specie nella tecnica carpfishing. Iscritto al Carpfishing Italia sede n.250 VCO

-Federico quando hai incominciato a pescare?

Da piccolino in qualche laghetto del biellese assieme a mio padre con una canna fissa e un galleggiante fisso... Memorabile!

-Hai praticato subito il carpfishing od hai iniziato con altro?

No è da circa 7 anni che pratico solamente il Carpfishing ma prima ho praticato la pesca alla trota, la pesca agli agoni sul Lago maggiore e quella allo storione!

-Ci dici la storia della tecnica in questione?

Le grandi carpe venivano da sempre pescate pasturando uno spot con vari elementi come ad esempio polenta semplice od aromatizzata con formaggi vari ma che attiravano altri pesci e soprattutto non selezionavano la taglia delle catture. In Inghilterra alcuni grandi pescatori di oltre 30 anni fa iniziarono a delineare le prime tappe di questa fantastica avventura cercando di stabilire attorno alla pesca alla carpa, una vera e propria tecnica che la rendesse unica e ben definita rispetto alle altre. Nel 1956 (se la memoria non mi tradisce) una cattura guadagna una fama totale e una impressionante serie di copertine sulle riviste dell’epoca. Nel leggendario Redmire Pool, il signor Walker porta a terra Clarissa a 44 libbre circa (più o meno 20 chilogrammi) e la cosa manda in estasi tutta la Gran Bretagna.



Da quel momento si scatena una voglia di carpe di taglia che contamina tantissima gente portando alla costruzione di canne specialistiche. L’azione di pesca è tradizionale ma sia i terminali che le esche cominciano ad andare nella direzione di essere selettive eliminando sempre più la minaccia di altre specie di pesce. Le esche vengono gradualmente indurite fino a creare la boilies cioè un’esca “bollita” affinché diventi più dura, di forma sferica e grossa in modo da eliminare l’ abbocco di piccoli soggetti. Gli inneschi erano di tipo tradizionale con amo immerso nell’esca stessa con l’unica variazione nel fatto che comunque la punta dell’amo veniva stabilmente mantenuta ben in vista e libera da possibili coperture. La tecnica detta del “side hooking” era analoga anche nell’uso delle boilies. Il passo seguente fu fatto da colui che viene additato come padre di tutto il movimento sebbene le teorie sia al proposito differenti. Kevin Maddocks e Lennie Middleton scrissero alcune pagine di pura storia (forse anche condita da pizzichi di leggenda) dando vita alla tecnica dell’innesco con il “Capello” o hair rig cioè dell’ esca fuori dall’ amo ma attaccata ad esso visto e considerato che le carpe succhiano. Nella tecnica si fanno sedute anche di più giorni soggiornando in tenda. Essenziale è il maggior rispetto possibile del pesce catturato ponendolo su un materassino bagnato, magari curando possibili ferite e muffe che ha sulla pelle e naturalmente rimettendolo in acqua.

-Ci spieghi l’ attrezzatura media di uno che pratica Carpfishing?

Partiamo da due aspetti che reputo fondamentali in questa tecnica. Materassino o culla di dovute dimensioni dove porre la carpa una volta guadinata e il terminale classico chiamato "hair rig". Il materassino è fondamentale perché questa amata tecnica prevede alla base il rispetto incondizionato del pesce e il rilascio nelle migliori condizioni possibili senza recarli danni. Per quanto riguarda l'attrezzatura possiamo parlarne all'infinito ma mi piace dividerla in due categorie... La prima categoria è composta da l'attrezzatura base che il carpista deve possedere per iniziare la tecnica ( canne di giusto libraggio, avvisatori visivi e acustici, terminali,guadino di adeguate dimensioni ecc...)e quella complementare che sicuramente agevola e rende comoda la sessione di pesca.

-Quanto vale una attrezzatura di costo medio contando tenda ed accessori vari?

Parliamo di cifre abbastanza importanti... Il budget varia da un minimo di 500 euro fino all'infinito in base ai gusti ed esigenze del carpista.

-Quale è il diametro di una boiles di una boiles?

Le boiles "l'esca principe" del Carpfishing variano in base a molteplici fattori e campi di utilizzo. Come diametro partiamo da minuscole palline di piccolo diametro per arrivare a diametri importanti come del 30 mm. Il diametro scelto in generale è rapportato agli spot in cui pesco,al pesce chiamato di "disturbo" e alle stagioni climatiche. Nel dettaglio si prediligono diametri più piccoli nelle stagioni fredde in cui le carpe saranno più svogliate nell'aspirare l'esca e userò diametri più grossi nei mesi più caldi. Mi trovo molto bene a usare in generale quasi sempre diametri medi, del 15 mm e del 20 mm.

-Federico ci dici i gusti delle boiles e in base a cosa si sceglie di usare un determinato gusto rispetto ad un altro?


Non è importante l'aroma della boiles ma importantissimo é la composizione della pallina, la base degli ingredienti di cui è composta assieme agli attrattori e stimolanti,il grado di granulometria,che attireranno le nostre amiche baffute sul nostro innesco.Certamente anche l'aroma è importante ma credo che sia per il 90 % una strategia commerciale. Prediligo comunque gusti forti e speziati nei mesi invernali a base alcolica che sprigionano meglio le loro proprietà in acqua fredda e nei mesi primaverili e estivi gusti fruttati o crema a base glicole. Non disdegno neanche l'utilizzo di esche fake (False) che abbinate a una buona pasturazione di granaglie può dare dei risultati eccellenti!!



- So che boiles costano molto ma che vi è la possibilità di farle in casa. Ci dici qualcosa in merito?

Certo, ottime boiles ready Made in commercio costano cifre importanti e per ovviare a ciò è possibile se si possiede tanto tempo da dedicare alla loro preparazione produrre esche self. Sicuramente una boiles self Made da grandi soddisfazioni in seguito ad una cattura, perché rappresenta la propria identità di carpista e rappresentano i propri gusti personali.


-Si pastura solo colle boiles od altro?

In base agli spot che decidiamo affrontare rivolgeremo l'attenzione ad un uso particolare di pastura. Sicuramente l'altra alternativa eccezionale oltre alle boiles è rappresentata dalle granaglie, come mais, semi di canapa, Tiger nuts e fioccato, soprattutto in primavera ed estate. Naturalmente le granaglie in generale attireranno molto pesce di " disturbo" che disturberà a volte ove la sua presenza è abbondante la nostra azione di pesca. Per ovviare a questo problema preferisco utilizzare boiles da pastura abbinate in fase di lancio a sacchettini in pva per una pasturazione mirata nelle vicinanze dell'innesco.

-Vi sono altri marchingegni attualmente che aiutano …ho sentito parlare di barchette che scaricano lontano da riva le boiles..

Per facilitare la pasturazione esistono in commercio alcune soluzioni per pasturare a corte, medie e lunghe distanze. Dall'intramontabile fionda sempre utile, amo utilizzare altri strumenti come il cobra ( lungo "bastone" forato curvato forato) per lanciare boiles a lunghe distanze
oppure lo spomb ( missile) che riempito di pastura può essere lanciato a lunghe distanze con l'ausilio di una canna potente. Lo spomb una volta che tocca l'acqua si aprirà e rilascerà la quantità di pastura. Esiste poi una validissima soluzione che può essere infallibile. L'utilizzo di barchini radiocomandati per pasturare in una zona mirata. Consistono in vere proprie imbarcazioni radiocomandate utili a calare sia il terminale direttamente nella zona voluta, sia la pastura, aumentando di gran lunga la percentuale di riuscita della sessione. In parole povere la carpa troverà nel punto preciso sia l'innesco che la pastura.

-Si stanno diffondendo i carpodromi ma è vero carpfishing od essi possono essere paragonati a laghetti per trote pollo? Tu ci vai?

Sono sempre esistiti... Secondo me bisogna distinguere le cose. Carpodromo lo identificherei come un laghetto a pagamento dove al suo interno sono presenti numerosi esemplari di ciprinidi di taglia inferiore ai 5 kg, spesso catturati con l'ausilio di canne roubassienne (https://it.wikipedia.org/wiki/Pesca_alla_roubaisienne) dotate di piccoli galleggianti.
Poi sono presenti laghi a pagamento di dimensioni più ampie dove al suo interno sono presenti altre specie ittiche e ciprinidi (carpe) anche di grossi esemplari,molto spesso difficili da ingannare. Naturalmente sessioni in acque libere è il vero Carpfishing etica basata sul rispetto della natura. Credo comunque che prima di tutto nella pesca in generale e nello specifico in questa tecnica l'importante sia il divertimento è il rispetto anche in acque private delle norme descritte. Questi bacini privati danno possibilità anche a chi come me ha pochissimo tempo di riuscire comunque a ritagliarsi del tempo per svolgere ciò che amiamo!

-La soddisfazione interiore del vero praticante è il peso oppure altro come ad esempio aver costruito boiles che funzionano ?

La soddisfazione mia interiore al di là del peso che per tutti è appagante... È la consapevolezza di svolgere la sessione nel modo migliore possibile ed essere ripagato di avere tra le braccia le nostre amiche baffute in salute. Spesso osservare livree bellissime e in salute mi riempie in cuore. Fantastico è trascorrere giornate con amici, condividere emozioni!!! Questo è il mio Carpfishing!!!

-Casualmente quali altri pesci abboccano alle boiles?

Spesso soprattutto nei bacini privati non è insolito catturare altri esemplari diversi... Mi è capitato di rado ma è successo soprattutto nella stagione calda di allamare pesci gatto, carassi che raggiungono ingolositi prima le esche... Qualche trucco vi è per evitare ciò ;)...io aggiungo i famelici grossi cavedani, siluri con boiles al gusto di pesce

-Le grandissime carpe (oltre i 30 kg) in lago dove stazionano?

Bellissima domanda Walter!! Se potessimo scoprirlo avremo spesso tra le braccia veri mostri, ma forse perderemmo ciò che affascina questa disciplina. Me lo sono chiesto spesso e sono giunto a una conclusione... I grossi esemplari a mio parere amano stare soli, lontano dai branchi... Vedremo se sarà così :)…..Lui non lo sa ma io si’…stanno a coppie dove vi è un marcato salto del fondo e senza spendere energie mangiano ciò che precipita giù.

-So che si pescano anche gli Amur detti carpe erbivore…con che esca?

Fantastico l'Amur!!! Affascinante la fase di combattimento... Si fa avvicinare facilmente a riva e non appena vi intravede addio!!! Si esibisce in fughe veloci e spesso quando ormai sembra guadinato salta! Le esche preferite sono piccole boiles pop up fruttate o all'aglio. Ne va matto!

-Gli spot più famosi in Italia ed all’ estero?

Molteplici spot nazionali e esteri nascondono vere e proprie meraviglie della natura! Famosi i laghi in Francia, Marocco ecc.. E in Italia giusto per menzionarne alcuni... Parco del Brenta, Bolsena, Viverone...
Grazie Federico…preparaci una bella carpa Koj in porchetta adesso grazie. La mancia sarà in relazione alla bontà del piatto e della qualità della vino bianco che ci sarà servito…..Dai muoviti che il capo chef ti sta tenendo d' occhio e per Lui una carpa è solo una vivanda!!!!

Rispondi