Short rovesciato

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Xander
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Short rovesciato

Messaggio da Xander » 18/11/2018, 23:19

Gentili Utenti,
Ultimamente nelle mie uscite con mare mosso uso per insidiare la spigola lo short rovesciato. Trave 0.50 1 metro e 20 circa, braccioli 0.40 flurocarbon 40 cm. Amo Aberdeen gambo lungo n. 2.
Che ne pensate?
Grazie

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Marco_de_Biase
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Re: Short rovesciato

Messaggio da Marco_de_Biase » 21/11/2018, 15:10

Ciao Xander, post interessante.
Quali risultati ottieni?
Non sono un esperto di surf casting o pesca a fondo, però vorrei contribuire alla discussione con un mio punto di vista.
Fammi sapere, poi ti dico la mia. Grazie

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primusuck
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Re: Short rovesciato

Messaggio da primusuck » 21/11/2018, 18:19

Ciao. Penso che dato che il bracciolo lo fai corto, tanto vale che ne metti un altro a 10 cm dal piombo e peschi col PN (pater noster)...almeno butti 2 esche con lo stesso trave.
Lo short rovesciato prevede un bracciolo lungo dalle 80 ai 120 cm e lo snodo si realizza a 120cm dal piombo. E' una soluzione che a me piace molto per la spigola soprattutto quando il mare cede...ad inizio scaduta :D come anche in scaduta più avanzata...
Diametro e amo dipendono come sempre dall'esca ;)

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Xander
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Re: Short rovesciato

Messaggio da Xander » 25/11/2018, 15:38

Marco_de_Biase ha scritto:
21/11/2018, 15:10
Ciao Xander, post interessante.
Quali risultati ottieni?
Non sono un esperto di surf casting o pesca a fondo, però vorrei contribuire alla discussione con un mio punto di vista.
Fammi sapere, poi ti dico la mia. Grazie
Ciao e grazie per la risposta.
I risultati sono un compromesso tra duttilità ed efficacia: vero è che magari con 2 ami del pater noster abbiamo più esca e maggiore "attrattiva", ma inevitabilmente più grovigli e più "approdi" per alghe e simili. Io pesco nelle spiagge cittadine e limitrofe dove c'è un enorme quantitativo di immondizia che si riversa in mare con il mal tempo, quindi scelgo la soluzione sopra descritta. In teoria lo short dovrebbe essere più lungo ma in pratica se supero i 50 cm mi ritrovo l' esca spesso aggrovigliata al trave con tutto che uso la treccina ad inizio bracciolo. Pesco saraghi, spigole e più di rado orate, contando che uso un fluorocarbon, non per la visibilità che è nulla nell'acqua torbida ma per il movimento dell'esca che puo essere più naturale. Sono fermamente convinto che durante una mareggiata dove usiamo piombi da 200 gr in su la lunghezza del bracciolo diventa relativa. Per farti un esempio, mi è capitato di allamare saraghi di notevole pezzatura con solo metà amo coperto da esca e allora ho dedotto che nel torbido i pesci si affidano essenzialmente all'olfatto. Diverso nella PAF a mare calmo o scaduta avanzata dove i pesci riacquistano visibilità. Come la vedi tu?

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Re: Short rovesciato

Messaggio da Xander » 25/11/2018, 15:40

primusuck ha scritto:
21/11/2018, 18:19
Ciao. Penso che dato che il bracciolo lo fai corto, tanto vale che ne metti un altro a 10 cm dal piombo e peschi col PN (pater noster)...almeno butti 2 esche con lo stesso trave.
Lo short rovesciato prevede un bracciolo lungo dalle 80 ai 120 cm e lo snodo si realizza a 120cm dal piombo. E' una soluzione che a me piace molto per la spigola soprattutto quando il mare cede...ad inizio scaduta :D come anche in scaduta più avanzata...
Diametro e amo dipendono come sempre dall'esca ;)
Ciao e grazie per la risposta,
In scaduta avanzata quando le alghe e immondizia varia comimciano a insabbiarsi seguirò il tuo consiglio aggiungendo un amo, quindi il P.N.

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primusuck
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Re: Short rovesciato

Messaggio da primusuck » 26/11/2018, 9:59

Xander ha scritto:
25/11/2018, 15:38
Marco_de_Biase ha scritto:
21/11/2018, 15:10
Ciao Xander, post interessante.
Quali risultati ottieni?
Non sono un esperto di surf casting o pesca a fondo, però vorrei contribuire alla discussione con un mio punto di vista.
Fammi sapere, poi ti dico la mia. Grazie
Ciao e grazie per la risposta.
I risultati sono un compromesso tra duttilità ed efficacia: vero è che magari con 2 ami del pater noster abbiamo più esca e maggiore "attrattiva", ma inevitabilmente più grovigli e più "approdi" per alghe e simili. Io pesco nelle spiagge cittadine e limitrofe dove c'è un enorme quantitativo di immondizia che si riversa in mare con il mal tempo, quindi scelgo la soluzione sopra descritta. In teoria lo short dovrebbe essere più lungo ma in pratica se supero i 50 cm mi ritrovo l' esca spesso aggrovigliata al trave con tutto che uso la treccina ad inizio bracciolo. Pesco saraghi, spigole e più di rado orate, contando che uso un fluorocarbon, non per la visibilità che è nulla nell'acqua torbida ma per il movimento dell'esca che puo essere più naturale. Sono fermamente convinto che durante una mareggiata dove usiamo piombi da 200 gr in su la lunghezza del bracciolo diventa relativa. Per farti un esempio, mi è capitato di allamare saraghi di notevole pezzatura con solo metà amo coperto da esca e allora ho dedotto che nel torbido i pesci si affidano essenzialmente all'olfatto. Diverso nella PAF a mare calmo o scaduta avanzata dove i pesci riacquistano visibilità. Come la vedi tu?
Io penso che la lunghezza del terminale dipoenda essenzialmente dalla corrente che abbiamo in acqua...ti assicuro che col mare mosso un bracciolo lungo anche 2 metri può restare in pesca...ovviamente dipende dallo spot che è la cosa determinante ai fini della corrente che si crea. Solo 2 puntualizzazioni: 1. io la treccina ad inizio bracciolo non la uso. 2. Il fluoro carbon lo uso solo a mare calmo o poco mosso, non per la trasparenza, come giustamente dici tu, ma per la sua maggiore rigidità che lo rende in grado di percepire anche le correnti più deboli...in mareggiata uso nylon morbidi e con pochissima memoria ;)

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