Finalmente si torna a pesca: evviva il feeder!
Con l'arrivo della primavera, le giornate si allungano, gli alberi germogliano e nell'aria si respira un nuovo entusiasmo. La voglia di pesca, ovviamente, raggiunge livelli altissimi! Peccato però che il meteo continui a fare i capricci, con frequenti perturbazioni che intorbidiscono le acque dei fiumi, costringendomi a frequentare le fisheries.
La pesca in queste riserve è sicuramente più semplice: l'abbondanza di prede e le temperature più alte dell'acqua giocano a mio favore. Tuttavia, la presenza di fastidiosa minutaglia rovina spesso il divertimento con il feeder, la tecnica che prediligo durante le mezze stagioni. Domenica scorsa (23 marzo 2025 - n.d.r.) ho visitato un comodo impianto sportivo non troppo lontano da casa. Fin dai primi lanci, sono stato "accolto" da plaquettes, carpette da chilo e qualche piccolo carassio. Per fare selezione, ho dovuto ingegnarmi e impostare la battuta di pesca in stile feeder specialist.
I consigli di una "vecchia volpe" si sono rivelati preziosi e mi hanno aiutato nell'impresa. Mi è bastato innescare due lombrichi su un hair rig, utilizzando un ago (vedi foto). Il resto della montatura era così composto:
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Terminale di 10 centimetri dello 0,20
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Amo del 14 a gambo corto senza ardiglione
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Method feeder da 15 grammi
Ho riempito il pasturatore con uno sfarinato a base di halibut, aggiungendo qualche pellet da 2 mm. Infine, ho impostato una linea di pesca di circa 25 metri, lanciando sempre verso il centro del lago, scegliendo un unico punto di riferimento.
I risultati non hanno tardato ad arrivare. Le abboccate si sono fatte più rare, ma la taglia del pesce è decisamente aumentata, regalandomi emozionanti combattimenti con carpe di peso, che hanno finalmente placato la mia astinenza da pesca accumulata durante l'inverno!