Feeder al Lago di Brugine: divertimento puro!
ATTENZIONE - Il lago di Brugine ha cambiato gestione. Le informazioni presenti nell'itinerario non sono più valide.
Ricorderò l'estate del 2022 come quella più calda e siccitosa mai vissuta. Allo stesso tempo, però, la rimembrerò come una delle più pescose e divertenti in assoluto, grazie alle piacevoli esperienze vissute al Lago di Brugine. Questo specchio d'acqua sorge a Sud-Est di Padova ed è vicinissimo alla centro provincia, infatti risulta essere comodo per uscite fuoriporta alla ricerca di pace e tranquillità . Ammetto che per me si è trattato di una piacevolissima scoperta: la rinnovata gestione, adesso a cura di Alex, ha portato un nuovo impulso alle attività del laghetto. Verso la fine della primavera, infatti, c'è stata una copiosa semina di pesci gatto, carpe e black bass. Il pesce ha cominciato a rispondere egregiamente, al punto che Alex ha scelto di invitarmi per farmi saggiare, in prima persona, le potenzialità del laghetto con la tecnica del feeder.Â
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Non mi sono perso d'animo. Spinto da un'irrefrenabile voglia di pastoncino, pasturatore e pesci di grossa mole, ho disertato il mare, le code chilometriche in direzione Chioggia e Jesolo per dirigermi verso Ponte San Nicolò e raggiungere, infine, il laghetto di pesca sportiva Brugine - Predator Lake, a pochi chilometri da Padova. Ad accogliermi, di primo mattino, c'era Alex che mi aveva riservato una postazione vicina alla rete a metà lago, leggermente ombrata e abbastanza ventilata. Soluzione alquanto perfetta per la seconda domenica di un luglio infuocato, con più di 30 gradi già dalle prime ore del mattino.
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La scelta sulla tipologia di feeder da impiegare è ricaduta sul method feeder. Avevo voglia di saggiarne le potenzialità al Lago di Brugine dove, lo ammetto, non avevo mai pescato con un pasturatore. Ero ben consapevole delle catture a roubasienne, a canna fissa ma il feeder mi stuzzicava alquanto. Alex è stato così gentile da consigliarmi sia la strategia, sia da indicarmi i punti in cui lanciare, perchè aveva notato alcuni movimenti sospetti nei giorni precedenti che lasciavano sicuramente prevedere un buon pascolo di pesci gatto e carpe. E così è stato! Dopo la prima fase di pasturazione, con lanci e recuperi immediati (tali da costituire un tappeto di pastura sul fondo), le catture non sono tardate ad arrivare.
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ATTENZIONE - Il lago di Brugine ha cambiato gestione. Le informazioni presenti nell'itinerario non sono più valide.
Ricordo con piacere alcune delle prede che ho scelto di immortalare per questo servizio fotografico al Lago di Brugine. La prima in assoluto, costituita da un arzillo pesce gatto che mi portato a spasso per un buon quarto d'ora tra recuperi continui e mollate improvvise. Una discreta carpa, particolarmente combattiva, con delle pinne perfette e una capacità impressionante di dare forti zuccate nei pressi dell'impianto di ossigenazione del laghetto. Non solo...
Un altro bel pesce gatto, a mezz'ora dalla fine della pescata, si è esibito in capriole spettacolari e ha preso il largo lasciandomi senza parole. Credevo si trattasse di una carpa regina di sette o forse otto chili, qualcosa di impossibile da gestire con una canna da feeder di 3,30 metri scelta dal sottoscritto. Invece, dopo un lento recupero ed un pompaggio costante, ho visto uscire dalle profondità del Lago di Brugine un bel super-telegattone, particolarmente barbuto, che nelle fasi di scatto fotografico mi è scivolato di mano e ha rotto l'apice del manico di guadino. Sono cose che capitano, direbbe qualcuno...
ATTENZIONE - Il lago di Brugine ha cambiato gestione. Le informazioni presenti nell'itinerario non sono più valide.
Tutte le catture sono state effettuate con un mix al panettone e banana, addizionato con 3 cucchiai di brasem Tubertini e 10 cl di vaniglia liquida della Caperlan. Una vera e propria "bomba" di gusto (e di zuccheri) che ho voluto confezionare per gli abitanti del laghetto, innescando 2 chicchi di mais sull'amo, ben posizionato nel centro del method feeder Preston da 15 grammi. Tante prede hanno gradito sia la presentazione dell'esca, sia il succulento boccone. Anche una piccola carpetta, sicuramente immessa con l'ultima semina, che ho rilasciato con tutte le cure, augurandomi che cresca e torni a trovarmi il prossimo anno, con qualche chilo in più.