Pesca del cefalo all'inglese

La pesca del cefalo all'inglese, praticato con la match rod, è una tecnica di origine inglese che riassume e incarna perfettamente la mentalità alieutica propria dei figli di Albione: semplicità e pragmatismo. Se c’è, infatti, una cosa che gli inglesi non fanno è proprio perdersi in inutili sofismi; essi badano molto alla sostanza e adottano uno stile di pesca senza tanti fronzoli. Questo non deve, tuttavia, trarre in inganno: semplice non significa facile e pragmatico non significa senza logica, anche perché si sta parlando del cefalo, un pesce assai lunatico e diffidente, gran combattente che lotta fino alla fine. Si tratta, dunque, di una tecnica di pesca specialistica che presenta aspetti molto interessanti e che si può praticare anche nelle nostre acque con ottimi risultati.

pesca del cefalo all'inglesemuggine catturato pescando all'inglese

Dove pescare il cefalo?

Se parliamo di cefalo, i posti dove si può incontrarlo maggiormente sono le banchine portuali, le scogliere e i canali provvisti di darsene. Nel caso specifico della pesca con la match rod, sono da preferire tutti gli spot in cui la corrente è pressoché assente o comunque molto blanda; ce lo impone questo tipo di pesca, che si basa sull’utilizzo di wagglers e di pasture che lavorano al meglio in presenza delle condizioni sopracitate. La scelta, dunque, ricadrà sul porto, sui canali lagunari o sulle darsene.

spot per la pesca al cefaloun bel cefalo pescato all'inglese

Attrezzature per la pesca al cefalo

La match rod è quella che comunemente chiamiamo canna inglese. Trattasi di canne generalmente in tre pezzi (anche se in commercio sono presenti modelli telescopici), la cui lunghezza varia di solito dai 3,90mt ai 4,50mt. In linea generale, le corte 3,90mt presentano modelli votati a utilizzi light o alla pesca in acque commerciali, le 4,20mt sono canne che si possono definire allround e le 4,50mt sono canne per la pesca con lo scorrevole. Le match rods utilizzate dai pescatori anglosassoni per questo tipo di pesca in verità sono “ibride”, poiché presentano caratteristiche quasi da canna da specialist più che da canna inglese vera e propria; se lo possono permettere, considerando da una parte la taglia media dei cefali che girano nelle loro acque e dall’altra il fatto che si tratta nello specifico di una pesca rivolta a cefali di taglia importante. Volendo, però, contestualizzare e adattare questo tipo di pesca ai nostri ambienti e pesci, la scelta più razionale ricadrà su una 4,20mt “tuttofare”, lunga il giusto per una gestione ottimale del combattimento e dotata di un fusto reattivo e potente per contrastare pesci di tutte le taglie.

canna per la pesca all'inglesecanna in tre pezzi per pescare all'inglese

Se le condizioni dello spot lo consentono (assenza di impedimenti quali cime, ormeggi, paline, ecc) o se si desiderano combattimenti al cardiopalma, si potrà optare per una corta 3,80/3,90mt e un assetto di pesca più light, con tutti i rischi del caso. Se si ha la necessità, invece, di gestire galleggianti scorrevoli o semplicemente serve una canna un po’ più lunga, la 4,50mt sarà la scelta ideale. Per quanto riguarda il mulinello, si può scegliere tra i classici a frizione anteriore o i più old style a frizione posteriore, i famosi rear drag reels. Si tratta di una scelta prettamente personale, basata sul gusto; per quanto i mulinelli a frizione posteriore siano dotati di frizioni altamente modulabili e fluide, ormai anche quelli a frizione anteriore vantano frizioni di tutto rispetto. Se consideriamo, poi, il peso, i mulinelli a frizione posteriore generalmente pesano di più, quindi si parla di una scelta molto soggettiva tra utilità e fascino di un attrezzo.

mulinelli Shimano per pescare all'inglesegalleggianti inglesi per la pesca al cefalo

La scelta del galleggiante inglese, il cosiddetto waggler, va fatta sulla base del tipo di pesca che si vuole mettere in atto. Due sono gli approcci possibili: la pesca del cefalo in superficie (o mezzo fondo) e la pesca del cefalo sul fondo. Partendo dalla più classica, cioè quella sul fondo, i galleggianti ottimali sono dei comuni waggler, dal profilo sottile, decisamente indicati per la pesca al cefalo, in quanto molto sensibili all’abboccata. La grammatura degli stessi varia generalmente da 2gr a 4gr, ma in certe situazioni di pesca (se a lunga distanza o in presenza di vento) si può salire anche a 6-8gr; alcuni modelli sono a piombatura fissa, altri modulabile attraverso dei piccoli dischi che si possono facilmente aggiungere o togliere, a seconda delle esigenze. Alcuni sono completamente piombati, salvo per una piccola parte lasciata libera per realizzare la montatura (il galleggiante presenta la scritta xgr + 1gr), altri sono da piombare del tutto. Nel caso in cui, invece, si scelga di pescare i cefali in superficie o mezzo fondo, i galleggianti più indicati sono dei piccoli pellet waggler. Anche in questo caso, le grammature variano da 1gr a 3-4gr e visto il tipo di pesca è necessario che la lenza non presenti piombatura attiva; per questo motivo, i pallini di taratura dovranno essere posti in prossimità del galleggiante. In commercio, poi, esiste un’ampia gamma di minuteria dedicata appositamente alla pesca all’inglese; stopper e agganci rapidi per galleggianti, girelle, micro ganci, marker per il filo, pallini per piombare le lenze, bread punches, ecc sono minuterie che non devono mancare nella tackle box.

accessori per la pesca all'inglesegalleggiante da pesca all'inglese

Pasture e pane per il cefalo

L’ esca per eccellenza è il pane, il quale ha un indiscusso potere attirante nei confronti del cefalo e non solo; non è raro che ci vengano a trovare ospiti inattesi come le orate. Si può utilizzare, per l’innesco, pane da tramezzini oppure quello specifico da pesca; l’importante è avere un pane che regga bene sul lancio e in acqua. L’innesco si può confezionare a mano oppure utilizzando un bread punch, grazie al quale si possono creare dei piccoli dischi di pane pronti per essere innescati. Prima di passare alla spiegazione sulla tipologia di pastura utilizzata in questa pesca, è necessaria una piccola premessa, utile a comprendere i pregi e i difetti del pane. Il pregio del pane, oltre al fatto che costa poco, è che, specie in questo caso, rappresenta sia l’esca sia la pastura per insidiare il cefalo; niente sfarinati o intrugli dunque, solo pane.

bread punch Prestoninnesco del pane per la pesca al cefalo

La versatilità del pane ci permette di trattarlo in più modi, ma bisogna fare attenzione; il difetto del pane è che, trattandosi di un vero e proprio alimento del quale il cefalo si nutre, sazia il pesce più velocemente di uno sfarinato. È un aspetto fondamentale da tenere a mente; non bisogna esagerare con le dosi durante la pasturazione. Gli inglesi sono soliti utilizzare il liquidised bread, che non è altro che il pane in cassetta privato di crosta e sminuzzato con un frullatore. Il composto che si ottiene è una delicata e soffice pastura di pane che può essere compressa in piccole palline. Il liquidised bread risulta abbastanza modulabile: a seconda della forza usata per comprimere la pallina, quest’ultima lavorerà su tutta la colonna o si disgregherà nei pressi del fondo. Altra tipologia di pastura è la cosiddetta “pappetta” di pane. È facile da preparare: basta bagnare in sovradosaggio il pane, in maniera da creare una pappetta sì molle ma salda il giusto da poterla lanciare a mano o con un piccolo mestolo per pastura. A contatto con l’acqua questa pastura tende a disgregarsi e a creare una nuvola di pane molto fine e attirante, che lavora in sostanza su tutta la colonna d’acqua. È da preferire nel caso in cui si cerchi il cefalo negli strati d’acqua superficiali.

pappetta di pane per la pesca al cefalopastura per la pesca al cefalo in superficie

Montature per pescare il cefalo all'inglese

La parola d’ordine, come già detto nell’introduzione, è la semplicità. Volendo un’altra volta distinguere tra la pesca sul fondo e quella di superficie, due sono le lenze. Per la pesca sul fondo, indirizzata generalmente a pesci di grossa taglia come i cefali “Bosega” (Chelon labrosus), si consiglia di utilizzare una classica e intramontabile coronetta di pallini, fermati sulla lenza madre (che potrà essere dello 0,16mm o 0,18mm) all’altezza della micro girella o gancio rapido, a seconda di quello che si vuole utilizzare. Si tratta di una lenza molto semplice ed efficace che permette di andare subito sul fondo. È una valida alternativa e, se vogliamo, rivisitazione della più classica delle lenze, amata dagli inglesi: la lenza con la torpille secca. La coronetta permette ugualmente una discesa abbastanza rapida sul fondo, ma conserva una naturalezza e morbidezza migliore di quella che può offrire una torpille secca; considerando che si pesca in acqua pressoché ferma, la coronetta risulta ottimale, specie se coadiuvato da un finale abbastanza lungo, sui 70-80cm.

montatura per pescare il cefalo all'inglese

Per la pesca di superficie, indirizzata invece a pesci di taglia media e di specie diverse, come il cefalo dorato (Liza aurata) e il cefalo calamita (Liza ramada), la lenza attiva non c’è, poiché tutto il peso è concentrato vicino al galleggiante, attraverso delle piccole sfere apposite per i pellet waggler o dei semplici pallini spaccati morbidi. Sulla lenza sotto il galleggiante ci sarà solo la girella, alla quale collegheremo un finale sui 50cm. Questo permetterà al fiocco di pane di rimanere, per i primi istanti, sospeso nello strato d’acqua superficiale; poi scenderà dolcemente alla profondità desiderata qualora si pescasse a mezzo fondo.

montatura all'inglese per il cefalo con svolazzo

I finali consigliati vanno dallo 0,12mm allo 0,14mm, quindi abbastanza sostenuti, ma considerando che, specie se si pesca sul fondo, si va alla ricerca di cefali che possono superare i due chili, è meglio non andare per il sottile. Gli ami dovranno essere dei crystal, o di forma similare, abbastanza robusti, di misura 12-14-16, secondo la grandezza dell’innesco. Una volta sistemati e messi in pesca, non resta che pasturare con il liquidised bread o la pappetta e pescare esattamente sopra pastura. Il divertimento è assicurato con la match rod!

Federico Battera

Federico Battera

Vive a Venezia, pratica la pesca a bolognese,  all’inglese e con la canna fissa, il surfcasting e lo spinning. Scrittore di storie e racconti di pesca, apprezza la natura a tutto tondo.

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