Pesca a method feeder in fiume

Non ho mai vissuto una stagione estiva così calda, asfittica e difficile dal punto di vista alieutico. Giugno e Luglio 2022 sono stati mesi complessi, soprattutto se paragonati agli anni precedenti, sia in fatto di portata dei corsi d'acqua, sia per ciò che concerne l'appetito dei pesci. È lontano il ricordo dei barbi in corrente; sono sbiaditi i frammenti di memoria di carpe aggressive a pelo d'acqua con la mini roubaisienne. In mesi così caldi, pescare in laghetto è stato piuttosto deprimente e lo sono stati anche torrenti e fiumi ridotti al minimo deflusso vitale. Tuttavia la voglia di pesca non è mai scemata, anzi c'è stato bisogno di reinventarsi, studiando e sperimentando tecniche mai tentate prima in contesti diventati lenti e pacifici, che prima invece erano impetuosi e con abbondanza d'acqua. Uno di questi esperimenti andati a buon fine ha riguardato il method feeder: variante della pesca a feeder destinata alle acque commerciali, inventata e largamente impiegata in Inghilterra, esportata poi in Italia. Quasi inaspettatamente, ho impiegato con successo il method feeder alle acque libere del Veneto, ottenendo risultati eccezionali, in un contesto fortemente compromesso.

bremes pescata a method feedercarpa regina pescata col method feeder

Pesca a method feeder in acque libere: funziona davvero?

Partiamo dal presupposto che nella pesca, come in altri hobby, siamo spesso influenzati da "Opinion Leaders" e internauti che fanno promozione commerciale. A volte lo sono anch'io, quindi mi iscrivo volentieri in questa cerchia. Sul method feeder si è detto tanto, di tutto e di più, ma non si è mai affrontato un aspetto forse sconosciuto agli inventori di tale specialità. La sua efficacia non è soltanto circoscritta a laghetti di pesca o laghi naturali, quindi acque ferme, placide. Il method feeder può funzionare per davvero anche in acque correnti, a patto di pescare in punti del fiume (o del canale) in cui il flusso delle acque è lento, con una velocità ridotta. Tutto questo perchè con una condizione di acque rapide e mosse, il contenuto del method feeder risulterebbe irrimediabilmente disperso in poco tempo, finendo alla mercè della corrente. Se ci trovassimo invece in acque calme o quasi immobili (condizione alquanto comune dell'estate 2022), il method arriverebbe a incuriosire e ingolosire prede stanziali come carpe, bremes, cavedani e pesci gatto.

Caricamento del method feeder e boiles da 8 millimetri su hair rigmethod feeder e stampino

Dove lanciare per pescare a method feeder in fiume

L'intuizione non è farina del mio sacco. Devo ringraziare Guelfo Morganti, preparatissimo garista della Pescatori Padovani, che mi ha invitato a sperimentare il method feeder in fiume e in canale, ottenendo strepitosi risultati. Il concetto più importante sta, secondo me (e secondo Guelfo), nel lancio. Non bisogna lanciare a metà fiume o metà canale. Lì c'è solitamente più corrente e il flusso d'acqua imporrebbe pasturatori dal peso moderato, tra i 40 e i 60/70 grammi. Meglio invece depositare il method feeder nell'immediato sottoriva, dove spesso si rifugiano i pesci, cioè tra piante acquatiche e ninfee in superficie. Può essere utile sperimentare il lancio verso la sponda opposta, soltanto se si presume che la corrente sia blanda. In caso di dubbi, meglio evitare lo spreco di pastura e concentrarsi nei punti più sicuri. 

method feeder PrestonInnesco di due chicchi di mais con hair rig

Quale method feeder scegliere per pescare in fiume?

Pescando in un tratto di fiume in cui la corrente è quasi trascurabile sarà necessario adattare la propria attrezzatura al contesto alieutico. Per quanto concerne la canna, direi che una 3,60 metri ad azione 30/50 grammi è più che sufficiente. Un buon mulinello di taglia 3000/4000 sarà un fedele alleato su cui dovremo imbobinare almeno 200 metri dello 0,23/0,25 sinking, specifico da feeder. Veniamo adesso al pasturatore: un flat method feeder base da 20/25 metri è l'ideale, purchè abbia una forma tale da conservare nel corpo un bel bocconcino di pastura e una boiles da 8mm, oppure 2 chicchi di mais. In foto noterete un modello da 20 grammi della Preston Innovations utilizzato dal sottoscritto. Ci sono anche altri articoli a marchio Korum o Drennan, con peso tra 20 e 25 grammi che possono fare al caso vostro. Ciò che conta è la scelta di modelli in-line, senza elastico. Quest'ultimo, pescando spesso da dislivelli maggiori rispetto a quelli dei laghetti, potrebbe estendersi troppo e spezzarsi durante l'improvvisa trazione del pesce, causata dalla fuga. Sconsiglio modelli dal peso superiore perchè insospettirebbero troppo il pesce nella fase dell'abboccata. Una zavorra di 30 e più grammi rischia di compromettere l'abboccata di prede che non sono mai state pescate in questo modo, peraltro abituate a succhiare esche dal fondo, senza mai morderle o tramortirle. Figuriamoci poi con un pasturatore attaccato all'amo!

Guelfo Morganti e una bella carpa reginapesce gatto catturato pescando a method feeder

Quale pastura scegliere per la pesca a method in acque libere?

Chiarita la grammatura del method feeder, passiamo alla pastura. Dimenticate gli sfarinati dolci, al pastoncino giallo, alla vaniglia o alla fragola. Lasciate stare betaina, halibut e similari. Per carità, sono ottimi deterrenti per pescare in acque commerciali. In fiume o in canale, tutto cambia. Le prede hanno preferito pasturazioni a base di sfarinati al formaggio, di colore bruno e con grana media(come la Tubertini Fondo Pro), oppure mix tra il dolce e salato, tipo la Sonubaits Super Crush allo scopex presentatami da Guelfo. Mescolare lo sfarinato con una "spruzzata" di pellets da 2 millimetri può essere una buona idea: non lo nego, anzi lo suggerisco per coloro che vogliono pepare il method mix con un additivo di derivazione commerciale. Infine mi ripeto sull'esca: method boiles da 8 e 10 millimetri oppure 1/2 chicchi di mais ben presentati su ami del 12/14 barbless con l'hair rig (o con la baionetta - come insegnatomi da Guelfo), su un terminale di 10 centimetri dello 0,22 o in trecciato

carpa selvatica pescata a method feederpesca alla carpa col method feeder in fiume

Carpe selvatiche, brèmes e non solo!

I miei esperimenti sono durati diverse settimane e hanno decretato la vittoria del method su altre varianti della pesca a feeder. Ne sono rimasto così convinto che adesso, ogni volta che vado in acque libere, porto con me due canne: una armata col method, l'altra con il feeder montato a running-rig. Mi piace alternare le varianti, valutare i riscontri ma la disciplina resta unica e sola. Ognuna delle carpe, delle brèmes e dei pesci gatto mostrati in questo pezzo è frutto di uscite a method. Immancabile, ovviamente, la testimonianza preziosa di Guelfo, in uno degli scatti più rappresentativi delle uscite vissute assieme. Testatelo anche voi nei placidi corsi d'acqua che ben conoscete. Resterete stupiti dalla inaspettata efficacia, al punto che non pescherete con altri metodi, se non con il method feeder.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

Articoli consigliati

I migliori articoli dall'archivio di Pescanet