UN DUBBIO
UN DUBBIO
Allora ragazzi, scrivo perché dovete sciogliermi un dubbio.
Io pesco ibrido, ovvero prendo qualcosa dalla bolognese (la canna) e qualcos'altro dall'inglese (gli attacchi e i galleggianti). Uso galleggianti insert 2+1 e 3+1 e in caso di mare molto mosso adopero degli insert 3+2 che recano una pallina semovente, che dispongo quasi sempre apicale. Pesco nel Tirreno, su profondità mai superiori ai 3 metri, prima dagli scogli, ora, mio malgrado, su sabbia.
Questa attrezzatura mi consente di lanciare a corta-media distanza, distanze che non supero quasi mai altrimenti rischio di trovarmi fuori gittata con la pastura (bigo) a meno che la corrente non spinga verso il largo.
Ora mi capita spesso di leggere sull'impiego, nella tecnica all'inglese, di galleggianti molto voluminosi, fino a 8+2 anzi, ben oltre. Immagino che, con questi galleggianti, non ci si limiti a lancetti a corta distanza e, fatta eccezione per la pesca nei porti, ovvero alle prese con fondali importanti, ci si spinga a distanze veramente...distanti!
Ora, il mio dubbio è questo: nel caso di lanci a lunga distanza, come si fa a tenere il pesce sotto pastura?
Oppure si tratta di una pesca di ricerca, ovvero slegata alla pasturazione e tutto sommato occasionale, nel senso che può sì abboccare il pesce di taglia, ma non certo perché sia stato richiamato o invitato con un'azione pertinente?
Vorrei che qualche anima caritatevole dipanasse questo dubbio che conservo da parecchio tempo e che - spesso - mi fa desistere dai lanci lunghissimi, ovviamente con galleggianti di portata superiore al 3+1 (eppure così produttivi nei confronti delle Occhiate primaverili o delle Spigole estive) proprio perché mi sembra una sorta di auto-limitazione (non potendo contare sull' ausilio della pastura) e una tecnica più votata al fattore C. che non alla ricerca seria ed esaustiva delle nostre ambite prede.
Confido in voi; su abboccate, pardon, rispondete!
Io pesco ibrido, ovvero prendo qualcosa dalla bolognese (la canna) e qualcos'altro dall'inglese (gli attacchi e i galleggianti). Uso galleggianti insert 2+1 e 3+1 e in caso di mare molto mosso adopero degli insert 3+2 che recano una pallina semovente, che dispongo quasi sempre apicale. Pesco nel Tirreno, su profondità mai superiori ai 3 metri, prima dagli scogli, ora, mio malgrado, su sabbia.
Questa attrezzatura mi consente di lanciare a corta-media distanza, distanze che non supero quasi mai altrimenti rischio di trovarmi fuori gittata con la pastura (bigo) a meno che la corrente non spinga verso il largo.
Ora mi capita spesso di leggere sull'impiego, nella tecnica all'inglese, di galleggianti molto voluminosi, fino a 8+2 anzi, ben oltre. Immagino che, con questi galleggianti, non ci si limiti a lancetti a corta distanza e, fatta eccezione per la pesca nei porti, ovvero alle prese con fondali importanti, ci si spinga a distanze veramente...distanti!
Ora, il mio dubbio è questo: nel caso di lanci a lunga distanza, come si fa a tenere il pesce sotto pastura?
Oppure si tratta di una pesca di ricerca, ovvero slegata alla pasturazione e tutto sommato occasionale, nel senso che può sì abboccare il pesce di taglia, ma non certo perché sia stato richiamato o invitato con un'azione pertinente?
Vorrei che qualche anima caritatevole dipanasse questo dubbio che conservo da parecchio tempo e che - spesso - mi fa desistere dai lanci lunghissimi, ovviamente con galleggianti di portata superiore al 3+1 (eppure così produttivi nei confronti delle Occhiate primaverili o delle Spigole estive) proprio perché mi sembra una sorta di auto-limitazione (non potendo contare sull' ausilio della pastura) e una tecnica più votata al fattore C. che non alla ricerca seria ed esaustiva delle nostre ambite prede.
Confido in voi; su abboccate, pardon, rispondete!
Re: UN DUBBIO
Bene, vedo che dovrò tenermi questo dubbio!
Possibile che non ce ne sia uno, tra quanti mi hanno letto, che voglia darmi un aiutino, uno spunto di riflessione, una critica.... fate voi!
Se, come dice un adagio popolare, chi tace acconsente, ciò vorrebbe dire che i miei dubbi non sono tali, bensì consolidate certezze. Possibile?
Possibile che non ce ne sia uno, tra quanti mi hanno letto, che voglia darmi un aiutino, uno spunto di riflessione, una critica.... fate voi!
Se, come dice un adagio popolare, chi tace acconsente, ciò vorrebbe dire che i miei dubbi non sono tali, bensì consolidate certezze. Possibile?
- Antony Sport
- Messaggi: 178
- Iscritto il: 09/12/2012, 10:07
- Località: Foggia
Re: UN DUBBIO
Ciao,
se vuoi pescare a distanza con dei galleggianti all'inglese e pasturare allo stesso tempo ed avere ottimi risultati, anzi senza ombra di dubbio superiori a quelli che ottieni con un ibrido bolo-eng che ti preclude la trattenuta nelle brevi distanze, ti consiglio di muoverti comprando una inglese meglio se 3pz o telematch e cosa più importante per la pasturazione:
gomma arabica, quarzite e fionda da pastura a molle nere.
Ovviamente non è semplicissimo, incollare bigattini e quarzite con la colla arabica, ma dopo vari tentativi riuscirai a fare delle belle palle che arrivate sul fondo si scioglieranno e faranno la tua base di pasturazione.
La proporzione è 20gr di gomma/1kg di biga
se vuoi pescare a distanza con dei galleggianti all'inglese e pasturare allo stesso tempo ed avere ottimi risultati, anzi senza ombra di dubbio superiori a quelli che ottieni con un ibrido bolo-eng che ti preclude la trattenuta nelle brevi distanze, ti consiglio di muoverti comprando una inglese meglio se 3pz o telematch e cosa più importante per la pasturazione:
gomma arabica, quarzite e fionda da pastura a molle nere.
Ovviamente non è semplicissimo, incollare bigattini e quarzite con la colla arabica, ma dopo vari tentativi riuscirai a fare delle belle palle che arrivate sul fondo si scioglieranno e faranno la tua base di pasturazione.
La proporzione è 20gr di gomma/1kg di biga
- Marco_de_Biase
- Amministratore
- Messaggi: 10423
- Iscritto il: 31/03/2011, 23:05
- Località: Trento, Trentino-Alto Adige
Re: UN DUBBIO
Direi che la soluzione è imparare a lanciare.catfish ha scritto:Ora, il mio dubbio è questo: nel caso di lanci a lunga distanza, come si fa a tenere il pesce sotto pastura?
Se non lo sai fare, devi far pratica con una fionda semplice da usare tipo le Stonfo.
Poi, quando sarai più professional, vai pure sulle Drennan.
Hai una fionda? Credo di si.
E' una fionda da pastura? Si? Quale?
Parliamone.
Questo dovresti deciderlo tu.Oppure si tratta di una pesca di ricerca, ovvero slegata alla pasturazione e tutto sommato occasionale, nel senso che può sì abboccare il pesce di taglia, ma non certo perché sia stato richiamato o invitato con un'azione pertinente?
Se pasturi il pesce viene da te.
Se non pasturi, ti affidi ai santi della situazione e la preda è più marcatamente occasionale.
Re: UN DUBBIO
Ciao Marco, grazie per avermi risposto.
Di fionde ne ho usate di tutti i tipi anche se, debbo dire, nessuna veramente mi soddisfa.
Il problema sono sempre gli elastici. Dopo qualche battuta iniziano a spezzarsi e il bello è che più lanci lontano, più si usurano e si spezzano. Quando vado a pesca mi porto sempre appresso due-tre fionde e talvolta mi è capitato pure di dover andare in prestito, altrimenti mi rovinavo la pescata.
Un mio conoscente è arrivato a mettere sulla fionda i lacci emostatici (!)
Per mio conto ho adoperato anche gli elastici a quadrelli e persino gli elastici di tiraggio delle canadesi, però siamo nell'epopea del consumismo e i materiali non sono più quelli di una volta....
Con la fionda (Drennan compresa) riesci a pasturare decentemente - parlo del bigattino - fino ai 20-25 metri, magari con l'aiuto di un po' di vento alle spalle o di traverso ma per simili distanze basta e avanza un comunissimo waggler insert 3+1.
Siccome nella pesca all'inglese trovano impiego galleggianti ben più pesanti, per raggiungere distanze ben più consistenti dei 20-25 metri in questione, la mia domanda era: "in questi casi, come si fa a pasturare decentemente col bigattino"?
Di fionde ne ho usate di tutti i tipi anche se, debbo dire, nessuna veramente mi soddisfa.
Il problema sono sempre gli elastici. Dopo qualche battuta iniziano a spezzarsi e il bello è che più lanci lontano, più si usurano e si spezzano. Quando vado a pesca mi porto sempre appresso due-tre fionde e talvolta mi è capitato pure di dover andare in prestito, altrimenti mi rovinavo la pescata.
Un mio conoscente è arrivato a mettere sulla fionda i lacci emostatici (!)
Per mio conto ho adoperato anche gli elastici a quadrelli e persino gli elastici di tiraggio delle canadesi, però siamo nell'epopea del consumismo e i materiali non sono più quelli di una volta....
Con la fionda (Drennan compresa) riesci a pasturare decentemente - parlo del bigattino - fino ai 20-25 metri, magari con l'aiuto di un po' di vento alle spalle o di traverso ma per simili distanze basta e avanza un comunissimo waggler insert 3+1.
Siccome nella pesca all'inglese trovano impiego galleggianti ben più pesanti, per raggiungere distanze ben più consistenti dei 20-25 metri in questione, la mia domanda era: "in questi casi, come si fa a pasturare decentemente col bigattino"?
Re: UN DUBBIO
...con l'ausilio di un pasturatore
Re: UN DUBBIO
primusuck ha scritto:...con l'ausilio di un pasturatore
Condivido con Danilo, se hai una canna ke regge delle grammature più pesanti usa un galleggiante da inglese munito di pasturatore così eviti di disperdere la pastura altrove puntando sul punto preciso in cui lanci...
Re: UN DUBBIO
Ringrazio Anthony sport, Primusuck e Angelo 88 per i consigli.
Tuttavia, a parte che non capisco perché una ibrido mi dovrebbe precludere la trattenuta nelle brevi distanze (a rigor di logica dovrebbe essere il contrario, proprio per il fatto di disporre di una canna più lunga) ho sempre considerato la pesca col pasturatore una tecnica a sé stante, un ibrido appunto.
Siete sicuri che state parlando di pesca all'inglese?
Tuttavia, a parte che non capisco perché una ibrido mi dovrebbe precludere la trattenuta nelle brevi distanze (a rigor di logica dovrebbe essere il contrario, proprio per il fatto di disporre di una canna più lunga) ho sempre considerato la pesca col pasturatore una tecnica a sé stante, un ibrido appunto.
Siete sicuri che state parlando di pesca all'inglese?
- Matthew_12
- Messaggi: 716
- Iscritto il: 17/10/2013, 19:34
- Località: Montecorvino Pugliano (SA)
Re: UN DUBBIO
Si, se usi un galleggiante all' inglese! Questa tecncica di pesca si adotta in situazioni di:
1- elevate profondita' di pesca;
2-condizioni di forte vento;
3-mare mosso con corrente elevata;
Questo tipo di pesca ti permette di pasturare nell'esatto punto in cui tu hai il waggler,e' una pesca che sfrutta la caduta dei bigattini dal pasturatore che si mimetizzano con l'innesco, il pesce viene attratto dalla caduta dei cagnotti e,pesci come orate e saraghi,che sono pesci di fondo,si alzano e stazionano a mezz'acqua. E' una pesca che si fa,quindi,prettamente a mezz'acqua o tre/quarti dal fondo. Si fa con dei pasturelli neutri o piombati con una torpille all'interno: per ulteriori chiarimenti, cerca su google "inglese e pasturatore", un articolo di VitoCHOIM realizzato il 18 aprile 2012,in cui Vito descrive la lenza,l'azione di pesca e i pesci catturati,oppure un video su youtbe "come pescare col pasturatore a galleggiante" di hunterwhales. Buona visione!
1- elevate profondita' di pesca;
2-condizioni di forte vento;
3-mare mosso con corrente elevata;
Questo tipo di pesca ti permette di pasturare nell'esatto punto in cui tu hai il waggler,e' una pesca che sfrutta la caduta dei bigattini dal pasturatore che si mimetizzano con l'innesco, il pesce viene attratto dalla caduta dei cagnotti e,pesci come orate e saraghi,che sono pesci di fondo,si alzano e stazionano a mezz'acqua. E' una pesca che si fa,quindi,prettamente a mezz'acqua o tre/quarti dal fondo. Si fa con dei pasturelli neutri o piombati con una torpille all'interno: per ulteriori chiarimenti, cerca su google "inglese e pasturatore", un articolo di VitoCHOIM realizzato il 18 aprile 2012,in cui Vito descrive la lenza,l'azione di pesca e i pesci catturati,oppure un video su youtbe "come pescare col pasturatore a galleggiante" di hunterwhales. Buona visione!
Re: UN DUBBIO
Grazie Matthew. Dalla foto sembri un ragazzino ma vedo che ne sai come un adulto!