La canna fissa quanti ricordi....e' stata la tecnica che mi ha regalato piu' catture;non so dalle vostre parti se si trova quell' esca micidiale chiamata ''malota di mare'' dalle mie non se ne trova piu' e se qualcuno la vende e' tutta paglia e pulci...bastava un po' di risacca e dalla scogliera dopo dieci minuti di attenta pasturazione arrivavano branchi numerosissimi di salponi, occhiatone , isolati i saraghi, qualche spigola, insomma si prendeva di tutto e in quantita' molteplici vi assicuro che il bigattino in confronto vale nulla, certo vi sto raccontando episodi di almeno dieci anni fa', a quell' epoca si pescava molto di piu'...da un lato i pesci sono diventati piu' furbi, dall'altro con l'avvento dei predatori specie serra e lucci le specie autoctone stanno via via diminuendo, purtroppo sono spietati
e secondo me si dovrebbe intervenire a salvare le parti deboli con barriere protettive e spazi dove possano stare piu' tranquilli e riprodursi,
vabbe' ma torniamo alla canna fissa, il fascino della canna fissa, portarsi branchi di pesci a riva e tirare quelli over chilo con finali sottili e senza l'aiuto di un mulinello e' sempre stata per me una sfida che non ha prezzo... peccato che con l'avvento ormai della bolognese, questa tecnica mi pare stia un po' decadendo. Dovro' rispolverare le mie canne e da un po' pure io che non mi diverto con una fissa, le ho un po' trascurate perche' io ci andavo pure col mare in tempesta, quanta acqua ho preso, mamma mia!!
Da noi con 3000 lire te ne riempivano due buste e ti assicuro Marco che c'erano giorni che non bastava neanche
credo di fibra di vetro che ancora conservo e che pescavo come avevo visto pescare qualche pescatore locale con l'ancoretta al cefalo dentro i bacini della mia zona si pescava a strappo e mi ricordo ogni volta quando preparavo la pastella con acqua e farina era un casino in cucina sporcavo ovunque 