Cambiano le condizioni, cambiano gli orari, cambia di tutto tranne che la passione per il ledgering
Sempre imbocco del molo, sempre stessa tecnica (blockend 45 grammi, bigattini, finali lunghissimi 3,5 metri e tanta speranza).
Arrivo con Giulio verso le 12:30 sul posto e subito vola l'entusiasmo (un ragazzo è intento a tirar su una spigola di circa 3 kg, che porta su e mi confida che aveva avuto già altre due mangiate simili, ma che ha slamato durante il recupero).
Monto il tutto ad una velocità elevatissima, sai l'adrenalina, e lo stesso fa il mio amico Giulio che anche se ha solo 14 anni sa benissimo il fatto suo
Peschiamo e le ore passano, ma di abboccate non se ne vede mezza tranne di un signore che fa un'orata da 600 grammi circa ma molto distante da noi.
Tra un panino, una chiacchiera e tanta azione di pesca, arriva il calasole, che come tutti sanno è un momento clou della pesca.
Giulio per pura scaramanzia mi dice se avevo voglia di lanciargli io le canne che sono più fortunato (che boiata), ma lo accontento tanto le mie le ho appena lanciate e fare due lanci con canne totalmente diverse ogni tanto mi garba anche perché le canne con manico lungo non sono solito lanciarle e tutto fa bagaglio tecnico.
I lanci sono buoni, mi ritengo soddisfatto e torno alle mie canne, con Giulio che sta con me tanto siamo vicini e le tocche si vedono.
Passano 2 minuti neanche che parte la prima canna di Giulio che sembra non fermarsi mai, lui corre ferra e dopo un ottimo combattimento dietro qualche piccolo consiglio e una perfetta guadinatura del sottoscritto, regala come premio una spigola bellissima di circa 4 kg.
Un minuto e anche un altro ragazzo prende una spigola simile. Il calasole non si è smentito.
Stiamo ancora un'ora e mezza ma ormai è buio e dobbiamo rientrare.
Lo accompagno e gli pulisco la "bimba" dalle interiora e le branchie, e già che ci siamo curiosiamo nel suo stomaco dove non c'è nemmeno un bigattino, ma solo i resti di una malcapitata cicala di mare (ciò dimostra che la spigola non segue la pasturazione con la bocca a terra come le orate o le mormore, ma prende quello che trova in corrente, quindi soprattutto nei porti dove le grandi navi muovono spesso il fondale con fortissime correnti è bene lanciare spesso in quanto è molto probabile che le regine mangiano proprio in caduta del finale che più sarà lungo e più svolazzerà in scia trovandosi a portata di bocca di questi splendidi predatori).
Anche se non ho preso niente, a parte qualche saraghetto rilasciato che hanno cominciato a mangiare con insistenza con l'avvento delle tenebre, la giornata è stata davvero bella e sono contentissimo per Giulio che è un bravissimo ragazzo e anche un bravo pescatore che si è guadagnato il suo compenso.
Vi lascio qualche foto tra cui anche una dove sono io a tenerla tra le mani appena dopo averla pulita.
Grande Giulio, continua così.
Tanti saluti e alla prossima!
JDD
