Il primo è stato Franck che da Napoli veniva a passare l’estate a pochissimi chilometri da casa mia senza saperlo e con il quale abbiamo passato divertenti giornate a pesca e ci siamo anche “battezzati” con un imprevisto bagno vestiti nelle acque non proprio pulite del fiume Chienti.
Lo stesso che quando prese una tinca a roubasienne disse che non aveva mai preso quel pesce … ne prese altre sei … mai vista una pescata simile … tutte da chilo e anche di più!
Poi Davide Perty, che non viene da lontano ma è un amico di mio figlio ed abita vicino ma che ho portato in Pescanet, abile cacciatore e campione della pesca a “trota-lago”, che restò impietrito ed affascinato a sentire la frizione del mio mulinello stridere dopo aver ferrato una spigola o quando ha provato la roubasienne per la prima
volta … “mi vendo tutto” furono le sue parole e anche se io slamai il pesce incannato volle imparare a pescare a bolognese e da allora è diventato bravo davvero … e qualche spigola l’ha persa anche lui! Ultimo è Matteo1983, ma solo cronologicamente perché è un ragazzo delizioso che mi ha regalato oltre alla sua amicizia anche quella della sua meravigliosa famiglia. Matteo è stato fenomenale perché è venuto a casa in punta di piedi, timidamente, come se stesse disturbando, ma credo … anzi ne sono sicuro, che abbia trovato una specie di circo con tanto di attrazioni ed animali. Si, a casa mia si fa così, più casino c’è e più sono contento … mi fa sentire vivo! Moglie, figli, nipote, cani, gatto, me ed amici sono l’unica cosa di cui ho bisogno … oltre alle ricerche tipo “sepolti vivi” nel garage e nella cantina tra le attrezzature da pesca! Insomma, Matteo non aveva mai pescato in acqua dolce … a parte qualche trota in laghetto … e quando l’ho portato a pescare all’inglese e a feeder, quando è restato incannato sembrava che le carpe gli stessero portando via l’anima dalla canna. E’ rimasto entusiasta e io ero felice di leggergli la felicità negli occhi mentre gestiva una specie di trattore che lo stava tirando in acqua con abilità innata.
Due episodi fantastici sono stati quando ho invertito la manovella sul mulinello che usava Matteo sulla canna all’inglese (è mancino come me … io di cognome e lui di fatto), per cui dopo aver fatto un lancio per dimostrazione, non mi sono trovato la manovella a sinistra e ho fatto una parrucca enorme in quanto non avevo frenato la caduta della lenza in acqua oppure quando ha ferrato su una partenza a feeder ma non sapendo che il mulinello avesse il bait-runner inserito, ha lasciato un chilometro di filo sul picchetto! La carpa è restata allamata lo stesso ma si è slamata un attimo prima della foto … che sfiga! Era il secondo giorno ma non era una giornata proficua come la sera prima quando ne abbiamo prese tante e belle … pazienza, non è domenica ogni giorno! Che dire a questi fantastici ragazzi? Semplicemente “alla prossima” mentre agli altri amici di Pescanet dico di venirmi a trovare!
era la seconda terza volta che ci pescavo, mai preso una tinca.. eppure grazie ai consigli di Vito quel giorno ne presi sei! Per tutti coloro che non hanno mai conosciuto Vito, posso solo dire che è una persona squisita! Oltre ad essere un pescatore con anni e anni alle spalle di pesca, competizioni, riconoscimenti, è una persona umile.. che non si vanta della sua bravura ed è pronto a condividere e insegnare tutto ciò che può.. Nonostante ai problemi al braccio, pur di portarmi a pescare, lui rimaneva a guardare e nella mia gioia di prendere un pesce, lui si univa.. era contento nel vedermi felice! Mi ha accolto a casa sua come se fossi un figlio, presentandomi alla sua famiglia e ai suoi amati cani.. Purtroppo Vito abitiamo lontani, ma non vedo l'ora che scendi qui a Napoli da noi! Lo sai, non smetterò mai di ringraziarti perchè mi hai insegnato tanto e non solo nella pesca.. Spero di rivederti presto amico mio.. Un abbraccio! 
