qualche tramonto,aria buona....e canne piegate !!

[Marco_de_Biase]

Merlo, quando vivrai in Puglia, conoscerai il mare adriatico e le nostre coste potrai farti un'idea.
Fino ad allora, non conoscendo la mia terra, il mio mare, le mie coste e le mie spigole, non credo che tu possa essere obiettivo.

Peschi nel tirreno (mare aperto e più pescoso dell'adriatico), hai foci-canale (in Puglia NON ESISTONO, unico fiume Ofanto, qui è deserto, tutta terra e campagna, non ci sono corsi d'acqua dolce - non sto scherzando) e quindi la popolazione di spigole è nettamente superiore.

Vivi la pesca alla spigola in un modo totalmente diverso dal nostro in contesti naturalistici che qui non ci sono.

Non possiamo fare un paragone.

[il merlo]

certo che è un peccato avere 1 solo corso d'acqua e a quanto ho capito non messo tanto bene..in una regione così bella
Poi detta tra me e te Marco..le spigole manco me le magno !!..le regalo quasi sempre..non mi piace più di tanto come pesce..è per questo che in estate ormai mi butto sui serra,tranne qualche pescata con la bolo,ma più che altro lo scopo è rilassarmi ,guardare tranquilo lo star-lighte respirare aria di mare in compagnia !!

nella vostra terra ci sono venuto un paio di volta qualche anno fà..ma il target non erano le spigole

[Marco_de_Biase]

Giusto per essere esaustivi nei confronti dei tanti che leggono:

Noi viviamo qui
https://maps.google.it/maps?q=molfetta& ... uglia&z=14

Unico REALE corso d'acqua - fiume Ofanto
https://maps.google.it/maps?q=41.358386 ... 1&t=h&z=13
Tratto finale canalizzato ma con canneti, è pericoloso di notte, bracconaggio, furti e prostituzione


https://maps.google.it/maps?q=41.384923 ... 1&t=h&z=14
Qui siamo a Margherita di Savoia
è un posto molto simile al tuo, l'unico nella mia regione.

L'ho girata tutta la Puglia.
Abbiamo spiagge stupende in Salento e Gargano.
Sabbia fantastica, scogliere incantevoli e bel mare.
Ci sono bei complessi portuali: Manfredonia, Barletta, Trani, Molfetta, Bari, Brindisi (eccellente davvero), Gallipoli, Taranto ma ... non c'è acqua dolce, è un problema presente dalla notte dei tempi.
Persino Orazio ne parlava come un problema appellando alla Puglia l'aggettivo siticulosa.

A presto

[andrea chirolli]

Marco per come la penso io non è una questione di "culo " la spigola.Prima pensavo ciò ma dopo aver conosciuto dei bolognesari cazzuti che alle spigole parlano ho cambiato idea.. e poi come si dice la fortuna aiuta gli audaci quindi se uno non.pesca mai a spigole è normale che non ne prenda.

[Marco_de_Biase]

guarda questi due video e poi dimmi se non è spesso una questione di fortuna legata al posto in cui vai a pescare.

Caro Andrea, se vai in posti dove le spigole ci sono, le prendi pure con lenze normali non troppo artefatte come i due ragazzi nel video. Lenze tutt'altro che ultralight, capillari e microscopiche.................

Se vai in luoghi dove le spigole non ci sono, puoi dannarti l'anima quanto vuoi, usare anche lo 0,08 e l'amo del 22 senza ardiglione........ ne esci sconfitto.

Nella mia sfortuna più sfortunata, io vivo in zone con problematiche ambientali (serra, inquinamento) che hanno allontanato le spigole e quelle che son rimaste sono rachitiche e sotto misura minima.





Basta questa immagine per capire cosa ha distrutto il mio mare? BOMBE ALL'IPRITE!!!!!!!!

[VitoCHOIM65]

Sono uno storico e conosco benissimo il problema dell'iprite nei porti pugliesi ... a cominciare dal molo Sant'Antonio, che nel 1943 era il molo di attracco principale per le navi da guerra. A partire dal 2 dicembre 1943 e per un paio di giorni, la Luftwaffe, in Italia ormai ridotta a pochi apparecchi, effettuò gli unici bombardamenti in Italia proprio nei porti di Bari, Bisceglie e Molfetta. Si disse che lo scopo dell'attacco aereo fosse quello di rendere inagibile il porto, nel quale affluiva la maggior parte dei rifornimenti per le truppe alleate di stanza nell'Italia meridionale e di conseguenza vennero affondate 17 navi, i cui relitti bloccarono i porti per oltre tre settimane, cosicché gli anglo-americani, in difficoltà nell'approvvigionare le proprie truppe, dovettero rallentare l'offensiva, consentendo ai tedeschi di attestarsi sulla linea Gustav. Invece la realtà parve essere che qualcuna delle navi alleate fosse carica di bombe all'iprite, condannate dalla Convenzione di Ginevra ma stranamente usate in entrambe gli schieramenti. Dalle navi colpite, cariche di queste bombe, fuoriuscì una grande quantità di sostanze tossiche che contaminò le acque del porto provocando circa mille vittime. E un improvviso vento di scirocco allontanò la nube tossica che aveva già ucciso tante persone nei quartieri intorno alle aree portuali, dando vita alla leggenda di uno dei tanti miracoli di San Nicola. Lo stesso generale Eisenhower parlò di questa incursione come una delle più gravi per l'esercito americano dopo quella di Pearl Harbor, omettendo però di confermare la presenza dei gas venefici presenti negli ordigni trasportati. Ho un vecchio filmato in originale degli eventi immediatamente successivi alle esplosioni. Il fatto che l'iprite (gas nervino chiamato così perchè fu usato per la prima volta durante la Grande Guerra nella battaglia di Ypres, in Francia) fosse molto nebulizzante, venne riposto in ordigni molto resistenti cosicchè ancora oggi, quasi intatti, al loro contatto con l'aria dopo essere stati fortunosamente ripescati dalle reti dei pescherecci della zona, provocano nelle braccia e negli occhi di chi le maneggia senza gli accorgimenti dovuti, terribili ustioni che spesso possono anche portare alla morte. E' davvero importante conoscere il nostro passato e spero di avervene dato il modo con questa brevissima parentesi storica.

[Marco_de_Biase]

Menomale che "qualcuno" conferma la mia tesi... capite ora perchè il mio mare sta messo così male?

[VitoCHOIM65]

A Merlo, invece rispondo che anche una grossa trota che abita un limpido torrente di montagna può, a volte ingoiare un bel ratto d'acqua e ti assicuro che è successo sotto i miei occhi in alto Friuli quando una bella e ambita marmorata lo ha letteralmente staccato da un ramo sul quale si era avventurato. Ora, la spigola non fa differenza ... vive in mare, è un predatore ed ha bisogno di cibo. Come ogni predatore cerca la preda più lenta e un grosso sorcio è sicuramente meno veloce di un guizzante cefalo, ecco perchè diventa improvvisamente cibo. Se poi questa spigola frequenta zone con alta concentrazione di questi animali come foci di fiumi, stesse valli nelle quali vengono allevate, porti, specialmente commerciali, oppure scarichi fognari, ecco che il roditore diventa quasi il cibo per eccellenza. Ad esempio, nella laguna di Orbetello, le grosse ombrine bocca d'oro che vi vengono allevate pare proprio prediligere come cibo il topo, effettuando veri e propri agguati in branco e in acqua dolce gli esaltati black-bass, lucci e sandre amano molto essere insidiati con imitazioni viniliche rappresentanti proprio i roditori acquaioli, evidentemente loro cibo abituale. Se torniamo indietro ai tempi di guerra, quando venivano silurate le navi provocando la morte di molte persone a bordo, dobbiamo per forza di cose ricordare i nostri nonni quando al mercato del pesce allontanavano lo sguardo dalle triglie, succulento mullide specialmente se preparato "alla livornese", perchè ricordavano di aver visto questi pesci attaccati come sanguisughe alla pelle dei cadaveri. Ancora, in Romagna si effettuava un antico sistema di pesca per le anguille usando una testa di vacca attaccata ad una corda per le corna e lanciata in acqua nei pressi della sponda di una laguna. Dopo qualche ora la si tirava su e da tutti gli orifizi (orecchie, narici, bocca, bulbi oculari, arterie e vene) si recuperavano le anguille che avevano risalito l'origine degli effluvi di morte fino alla testa dell'animale che veniva infestato. Ora, c'è poco da distinguere tra Tirreno ed Adriatico ... il pesce è pesce e mangia, questo è il punto e credo che anche nelle belle acque delle Cinque Terre, della Versilia o del Gargano, senza dimenticare le meravigliose coste sarde e sicule, isole comprese, se una spigola vuol vivere vicino alla fogna debba prima informare il pescatore ... lo fa e basta, poi, magari dopo aver mangiato un ratto o aver sguazzato tra la cacca, fa una capatina su una spiaggia cristallina dove viene catturata a surf. portata a casa, dopo la foto di rito, la spigola viene degustata ed elogiata come vero pesce d'acqua pulita, ma sappiamo con certezza da dove veniva? Per cui, facciamoci meno domande ed andiamo a pesca come sempre, altrimenti quando assaggiamo una bella fetta di prosciutto crudo dovremmo anche domandarci cosa mangiano i maiali ... e lì sono cazzi!

[carlo86]

A Merlo, invece rispondo che anche una grossa trota che abita un limpido torrente di montagna può, a volte ingoiare un bel ratto d'acqua e ti assicuro che è successo sotto i miei occhi in alto Friuli quando una bella e ambita marmorata lo ha letteralmente staccato da un ramo sul quale si era avventurato. Ora, la spigola non fa differenza ... vive in mare, è un predatore ed ha bisogno di cibo. Come ogni predatore cerca la preda più lenta e un grosso sorcio è sicuramente meno veloce di un guizzante cefalo, ecco perchè diventa improvvisamente cibo. Se poi questa spigola frequenta zone con alta concentrazione di questi animali come foci di fiumi, stesse valli nelle quali vengono allevate, porti, specialmente commerciali, oppure scarichi fognari, ecco che il roditore diventa quasi il cibo per eccellenza. Ad esempio, nella laguna di Orbetello, le grosse ombrine bocca d'oro che vi vengono allevate pare proprio prediligere come cibo il topo, effettuando veri e propri agguati in branco e in acqua dolce gli esaltati black-bass, lucci e sandre amano molto essere insidiati con imitazioni viniliche rappresentanti proprio i roditori acquaioli, evidentemente loro cibo abituale. Se torniamo indietro ai tempi di guerra, quando venivano silurate le navi provocando la morte di molte persone a bordo, dobbiamo per forza di cose ricordare i nostri nonni quando al mercato del pesce allontanavano lo sguardo dalle triglie, succulento mullide specialmente se preparato "alla livornese", perchè ricordavano di aver visto questi pesci attaccati come sanguisughe alla pelle dei cadaveri. Ancora, in Romagna si effettuava un antico sistema di pesca per le anguille usando una testa di vacca attaccata ad una corda per le corna e lanciata in acqua nei pressi della sponda di una laguna. Dopo qualche ora la si tirava su e da tutti gli orifizi (orecchie, narici, bocca, bulbi oculari, arterie e vene) si recuperavano le anguille che avevano risalito l'origine degli effluvi di morte fino alla testa dell'animale che veniva infestato. Ora, c'è poco da distinguere tra Tirreno ed Adriatico ... il pesce è pesce e mangia, questo è il punto e credo che anche nelle belle acque delle Cinque Terre, della Versilia o del Gargano, senza dimenticare le meravigliose coste sarde e sicule, isole comprese, se una spigola vuol vivere vicino alla fogna debba prima informare il pescatore ... lo fa e basta, poi, magari dopo aver mangiato un ratto o aver sguazzato tra la cacca, fa una capatina su una spiaggia cristallina dove viene catturata a surf. portata a casa, dopo la foto di rito, la spigola viene degustata ed elogiata come vero pesce d'acqua pulita, ma sappiamo con certezza da dove veniva? Per cui, facciamoci meno domande ed andiamo a pesca come sempre, altrimenti quando assaggiamo una bella fetta di prosciutto crudo dovremmo anche domandarci cosa mangiano i maiali ... e lì sono cazzi!

[Marco_de_Biase]

quando assaggiamo una bella fetta di prosciutto crudo dovremmo anche domandarci cosa mangiano i maiali ... e lì sono cazzi!