Light rock fishing con le hard baits

A chi si avvicina al light rock fishing viene difficile pensare a delle hard-bait per questa tecnica. Infatti, una persona alle prime armi penserebbe a quanto si incaglia spesso negli ostacoli sul fondo, luoghi dove si annidano i pesci che andiamo ad insidiare; oppure si potrebbe pensare che non si riesce a coprire molta acqua visti i pesi esigui di certe hard-bait. Credere queste cose è del tutto legittimo, ma arrivati ad un certo punto, come in ogni cosa, bisogna fare chiarezza. Certe hard baits sono state studiate per un utilizzo in spot intricati, quindi hanno dei sistemi di anti-incaglio che ci consentono di pescare in luoghi angusti. Il fatto che pesano molto poco non cosente lanci lunghi quindi non ci deve spaventare: il più delle volte le utilizzeremo sotto i piedi o comunque in spot molto vicini a riva. Detto questo, spero di aver convinto già una buona parte di quelli che sono ancora restii ad utilizzare queste esche, quindi iniziamo a parlare di quando vanno utilizzate le hard baits.



Quando utilizzare le hard baits

Inizieremo ad utilizzare le hard baits con i primi tepori primaverili, ovvero quando tutti i predatori inzieranno a muoversi, anche fuori dalle loro tane, fermo restando che l’ azione di pesca dovrà svolgersi nei pressi di questi spot. Durante l’ inverno sarà più ostico avere la meglio con le hard baits, quindi preferiamo pescare con la classica jig-head e soft-bait innescata. Utilizziamo le hard baits in presenza di foraggio abbondante, che siano pesciolini o gamberetti. L’ importante è che ce ne siano molti, poichè se molto presenti, sicuramente, i pesci caccieranno con più avidità presentazioni che richiamano queste prede. Utilizziamo le hard baits in acqua anche molto bassa perchè nel light rock fishing non dobbiamo farci trarre in inganno dalla profondità. Un predatore può sostare anche in una spanna d’ acqua, quindi abbiate fiducia anche in zone molto basse. Useremo altresì le hard baits in presenza di ostacoli sul fondo, facendo sbattere l’ artificiale su di essi: in questo modo creeremo vibrazioni e rumore che farà scatenare l’ istinto predatorio del pesce, facendolo attaccare in maniera, talvolta, molto aggressiva.



Quali hard bait scegliere

A questo punto inizia la parte divertente, ovvero, quale hard bait scegliere? La scelta della hard bait, come molti pensano, non va effettuata in funzione del pesce che andiamo ad insidiare ma in base allo spot dove pescheremo. In spot molto angusti impiegheremo artificiali con palette d’ affondamento molto pronunciate, che giungeranno sul punto di operatività più in fretta, di tipo galleggiante o addirittura suspending. In questa modo, non appena la paletta urterà contro l’ ostacolo, fermeremo il recupero e faremo wooblare (oscillare) l’ artificiale mentre risale verso la superficie o, addirittura, lo faremo sostare proprio davanti allo spot dove ha sbattuto, perchè qui probabilmente risiede il predatore pronto a ghermire la preda. Altre hard baits da provare sono sicuramente i Mebaring Minnow, ovvero artificiali che apparentemente imitano dei pesciolini ma in realtà vogliono somigliare a gamberetti, le prede più tipiche di tutti i pesci catturabili a light rock fishing. La domanda sorge spontanea: come fa ad imitare un gamberetto, un artificiale che apparentemente è uguale a un pesciolino? I fattori sono molteplici. Il primo è sicuramente il baricentro spostato verso la parte posteriore del corpo. Questo fattore consente all’ artificiale, quando viene jerkato, sia verso l’ alto che verso il basso, di effettuare delle scartare semicircolari sul fondo, ovvero l’ esatta imitazione del gamberetto... provare per credere!



Ultimamente alcuni amici Giapponesi mi stanno facendo conoscere una nuova realtà, ovvero l’ utilizzo dei metal-jig per il light rock fishing. Inzialmente non ne sono rimasto sorpreso più di tanto, poichè pensavo che fosse la classica tecnica di spinning che già effettuavo per alcuni piccoli pelagici, quali aguglie e sugherelli. Mi sono dovuto ricrede nel momento in cui ho capito che non si trattava di un lancia e recupera ma di un vero e proprio vertical jigging fatta dai porti. Si avete letto bene, un vertical jigging portuale, cosa che non credevo nemmeno fosse possibile, ma gli amici nipponici ci pescano già da alcuni anni, avendo la meglio su una moltitudine di pesci. E’ chiaro che da noi non potrà avere lo stesso risultato. Mancano certe specie, non siamo nel Pacifico, insomma non abbiamo le loro stesse condizioni. Io però ho voluto provare e credo che siano da rivedere moltissimi punti, ma ci troviamo di fronte ad una nuova frontiera di approccio che, a mio avviso, farà sicuramente parlare di sè.



Come utilizzare le hard baits

Abbiamo trovato gli spot, abbiamo capito quali sono le hard baits da scegliere. Ora vogliamo pescare! Procediamo con ordine. Se non avete mai utilizzato le hard baits nel light rock fishing, scegliete spot con acqua bassa, in modo da vedere l’ artificiale e correggere gli eventuali errori che si possono commettere all’ inizio, specie con i mebaring minnow. Fermo restando che anche in acqua bassa, come già detto, possiamo avere a che fare con dei predatori, in particolar modo con ghiozzi e pesci lucertola, quest’ ultimi davvero aggressivi. Su basse profondità possiamo effettuare sia un recupero veloce fatto di Jerkate continue e regolari, sia un recupero lineare rotto da qualche colpetto di cimini che smorzerà la continuità del movimento. In spot più profondi accertiamoci sempre che la nostra hard bait possa arrivare sul fondo o comunque nei pressi di esso, i pesci che c’ interessano sono lì. Una volta appurato questo dettaglio, individuiamo ostacoli e peschiamoci il più a ridosso possibile, passiamoci vicino anche moltissime volte, non abbiate paura, molto spesso l’ attacco arriva dopo diverso tempo.

Marco Gentili

Marco Gentili

Pesca dall' età di 4 anni, provando quasi tutte le tecniche di pesca, compreso l' agonismo nel settore trota laghetto. Nell' autunno del 2010 inizia a pesca a rock-fishing ed è amore a prima vista! Dopo due anni apre il blog Rock Fishing Passion e inizia a collaborare con aziende italiane, canali televisivi e format web come Pescanet. E' un ferreo sostenitore del C&R.

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