Pesca alla spigola col gamberetto

Dopo la parentesi autunnale, con l'arrivo del freddo, la pesca in mare con la bolognese subisce un notevole cambiamento. La minutaglia scompare e tutto si riduce alla pratica della pesca al cefalo o della spigola, due specialità che abbiamo già affrontato sul sito ma, almeno per questa volta, vedremo protagonista un pescatore eclettico, new entry del Pescanet Team, che ha fatto della regina la sua ragione di vita e ha deciso di svelarci le sue conoscenze in materia. Sergio, in arte “Serio Brski”, ama sfidare il mare d'inverno, quando il freddo è pungente, in mente c'è solo l'adrenalina da cattura e le spigole si avvicinano a riva per la “cova”. La sua passione non conosce limiti di orario, talvolta è spinta ad affrontare anche il maltempo pur di riuscire a passare qualche ora in riva al mare con l'obiettivo della caccia grossa! Oltre alla bolognese, Sergio pratica anche la pesca all'inglese, la bombarda in mare e pesca dalla barca con bolentino leggero. Possiamo accoglierlo a pieno titolo tra i collaboratori del portale e affidarci ai suoi consigli che, sicuramente, ci permetteranno di affinare le lenze per catturare più pesce.



Spigola o branzino: il pesce della discordia

Ogni discorso sulla spigola trascina con se' una marea di insulti e invidie. Accade sui forum, su Pescanet, al bar, in negozio, sui gruppi Facebook. Qualche stolto arriva persino ad asserire che chi non pesca la spigola non è un vero pescatore! A mio parere, il motivo di tante diatribe risiede nel fatto che la spigola è un pesce di pregio, la sua carne è valutata circa 20€ al chilo. Colui che prende esemplari di peso è invidiato dagli altri. Conferma della mia teoria arriva dalla rete: sono tanti i pescasportivi dediti alla vendita – illegale - del pesce dopo la cattura. C'è persino qualche “santone” che ha comprato la sua attrezzatura proprio con questo metodo che, almeno per me, non è proprio di uno che vuol definirsi “pescasportivo”. E' il caso di nominare anche i paladini della giustizia, coloro i quali devono apporre il proprio commento su foto di esemplari da 400/500 grammi, chiedendo a gran voce se il pesce sia stato rilasciato oppure no. Questi imbecilli, che conosciamo benissimo, attaccano regolarmente Pescanet e le foto su Facebook, quasi che solo gli esemplari da chilogrammo abbiano diritto di essere abbattuti. La realtà è che tutti parlano ma pochi agiscono. L'Italia è una nazione di chiacchieroni e il popolo dei pescatori non è da meno. Sentiamo parlare spessissimo di lenze sopraffini e di costruzione complessa per condizioni al limite, eppure le spigole di grossa mole abboccano a sistemi molto semplici e collaudati. E' risaputa la tendenza di nascondere la costruzione delle montature agli altri con la gelosia caratteristica di chi non comprende che la spigola. Come qualsiasi altro pesce, la regina necessita di continui accorgimenti che stuzzichino l'appetito.



La lenza perfetta

Con l'articolo di oggi, Pescanet racconterà una tecnica italianissima, alla portata di tutti, conosciuta come Bolognese a gamberetto. Per praticarla occorre acquistare una bolognese di 6/7 metri ad azione rigida, modelli specifici per la pesca a predatori che oppongono buona resistenza e richiedono azioni rigide, capaci di contrastare le abili fughe verso il largo. Poichè andremo alla ricerca di pesce di buona mole, monteremo un mulinello di taglia media, tipo un 2500/3000 con dello 0,22 in bobina. Sergio, il protagonista del servizio odierno, ci consiglia una montatura semplice quanto efficace, che funziona con spigole di tutti i tipi, dalle “figlie” alle “mamme”. Lungo il trave montiamo un galleggiante da 3 grammi seguito da una torpille da 2,5 grammi, girella n° 22, terminale di circa un metro dello 0,20 in fluorocarbon e amo Tubertini Serie 19 n° 6. Nella figura a destra, mostriamo tre tipologie di galleggianti. Il primo da sinistra ha una forma tozza indicata per le acque mosse, quello al centro è per condizioni intermedie (scaduta o mare con moto discreto) mentre l'ultimo è per acque calme. Inutile ricordarvi di scegliere modelli con porta-starlight, che andrà montato per la pesca in notturna.



Come innescare il gamberetto?

I gamberetti sono veri e propri “cioccolatini” per la spigola. Vanno cercati di notte con il guadino raschiando delicatamente la scogliera con una testa di guadino. Una seconda soluzione è un po' più artificiosa: immergiamo un retino in un anfratto e mettiamoci dei pezzi di sarda. Attendiamo un'ora o più, torniamo e troveremo l'esca pronta. Per una battuta in notturna ne bastano 5/6 pezzi in un piccolo secchio, con acqua da cambiare al mattino e sera per mantenere la giusta vitalità. Il gambero va innescato per la coda come indicato in figura. Lo si passa verso il penultimo anello con molta pazienza, evitando movimenti bruschi che potrebbero ledere la corazza. Una volta in acqua, l'esca sarà libera di muoversi e attrarrà con le proprie vibrazioni le spigole in caccia.



Spigole d'inverno: posto giusto al momento giusto

Siamo a pesca di notte in porto, con mare calmo, pioggia finissima, luna crescente e alta marea. Lo spot è conosciuto ai tanti che frequentano Molfetta (in provincia di Bari) e dintorni. Sergio, la nostra guida, ci dice che non è l'unico: la spigola va cercata anche dalla scogliera, con mare in scaduta, dopo una bella mareggiata. Non è necessario spingersi troppo fuori, anzi il pesce dev'essere ricercato nel sottoriva perchè la spigola è un predatore ed è ghiotta del pesce foraggio. Le più belle catture avvengono nei momenti di luna crescente e calante, con marea crescente o durante il picco. Tuttavia sappiamo che la spigola è lunatica come le donne, quindi può capitare di prenderle anche con bassa marea, cielo terso e luna piena. Attenti alle cadute di barometro! L'improvviso arrivo della bassa pressione può animare improvvisamente il mare ed è questa l'ora X per la caccia alla spigola. Dopo aver aperto la canna decideremo se pescare sul fondo, a mezz'acqua o superficie. Sergio preferisce puntare a 3/4 di fondo, un po' alzato, perchè è convinto che molto spesso il pascolo si svolge proprio a questa altezza. Lasciamo la canna sul panchetto e restiamo in stand-by. Molto spesso è questione di attimi. L'attacco è repentino e la regina porta via il gambero senza esitazione. In altre circostanze, con pesce diffidente e condizioni di mare calmo, l'animo aggressivo della spigola si manifesta con minor accento predatorio. C'è comunque da ammettere che si tratta di una pesca molto lenta, può capitare di fare tanti cappotti consecutivi per essere premiati dopo tanta sofferenza. Occorre avere tanta pazienza e determinazione perchè la spigola di taglia non è un pesce da gara, gli esemplari più grossi sono il sogno di ogni pescatore!

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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